RISPOSTA A SUON DI GOL A CAGLIARI, RONALDO LOGORA CHI NON CE L’HA

La battuta è fin troppo facile: uno, due, tre gol e in mezzora Ronaldo ha fatto la Sardegna bianconera. Ma il Cagliari non c’entra. Immagino Leonardo Semplici: stava facendo un buon lavoro: s’è visto, nonostante il pessimismo di Giulini, la squadra ha assunto una fisionomia credibile, triangolazioni efficaci e in velocità, recuperi dinamici, tutto inutile, purtroppo, perchè gli è arrivato addosso un uragano. Meglio: gliel’hanno indirizzato con rara precisione tutti i media – diciamo così – che in settimana, dopo Juve-Porto, hanno tentato il tiro al Cristiano, dipingendolo come una sorta di ricco parassita incapace di vincere – da solo, naturalmente – quella Champions che la Juve tenta inutilmente di riacchiappare dopo un quarto di secolo, nonostante un continuo spiegamento di forze sensazionale. Nel frattempo ha vinto 13 scudetti – nove consecutivi – anche con Ronaldo, tuttavia obbligato – questo si è detto – a conquistare l’Europa. Per un motivo semplice: è costato tanto, troppo, e la Juve si fa buttar fuori dalla Champions addirittura dal nuovo Ajax, dal Lione e dal Porto.
E non bastano i pareri degli opinionisti in libertà (e anche di critici esperti), perchè è arrivato anche il sondaggio che ha suggerito con una maggioranza schiacciante di mandar via CR7 appena finito il campionato. Non hanno interpellato – immagino – solo juventini e il vasto consenso alla cacciata del divo portoghese, mi fa venire in mente la risposta data ierlaltro a un lettore che mi chiedeva lumi: “Ronaldo logora chi non ce l’ha”, gli ho detto, parafrasando il Divin Giulio. Il superpallone d’oro è ben noto, è uno che si accende non tanto per i milioni che incassa (per lui il passaggio dalla lira all’euro non ha comportato problemi), ma per rispondere alle provocazioni dei pisquani. Non bastava che gli ricordassero che a Cagliari non aveva mai segnato, no, si sono anche dimenticati che a marzo il CR7 segna col pallottoliere: lo hanno criticato come un pedatore qualsiasi dimenticando in un fiat – si dice così – che pochi giorni prima, sbrodolando parolette fiorite, l’avevano incensato per avere superato a suon di gol Pelè, clamorosa balla cinese. D’altra parte, bisogna capire la sostanza di quel presunto record attribuito a Ronaldo: è in realtà un modo come un altro per ridimensionare il vero unico Re del Gol (il veritiero confronto con la bravura di Maradona è un’altra cosa).
Perchè costì piace molto e da sempre tirar fango contro i vincitori, oggi poi con il contributo dei social affollati di rabbiosi sconfitti è il festival dell’insulto. Pieno di rabbia e di voglia di rivincita era anche lui, e lo si è visto nel fallo su Cragno che ha tuttavia soccorso subito influenzando l’arbitro Calvarese che l’ha solo ammonito. La Ronaldeide a questo punto ha un solo significato…narrativo: far pensare che la gara con l’Inter per lo scudetto è ancora incerta. Come ha detto Pirlo “vedremo tutto alla penultima…”. 16 maggio, ore 20.45. Non prendete impegni…
Italo Cucci ([email protected])
(ITALPRESS).

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