L’Inter sempre più sola in testa. La vittoria del Milan a Roma ha lasciato immutato il vantaggio: +4 sui rossoneri. E’ pesante invece il distacco della Juve (una partita in meno) e dell’Atalanta: dieci lunghezze. La “novità” dell’arbitro Orsato alla storica trasmissione “90.mo minuto” ha permesso di approfondire certi aspetti del rapporto fra gli arbitri e la comunicazione nel calcio. Noi siamo perchè gli arbitri parlino, ma quando raccogliemmo (per poco) l’eredità di Carlo Sassi alla moviola (1993), conoscemmo bene i nostri polli e, sulla base delle pressioni che c’erano già a quei tempi per quello che dicevamo o non dicevamo, vi possiamo assicurare che gli interessi sono troppi perchè la novità non faccia polemizzare. Non è lo stesso? Vero, ma dopo i primi salamelecchi, molti saranno in agguato per sconfessare gli arbitri sulla base delle loro stesse dichiarazioni. Tornando all’Inter, i nerazzurri hanno segnato subito con Lukaku dopo mezzo minuto, ma hanno trovato un Perin imbattibile e il risultato è rimasto in bilico per un bel pò. Poi Darmian e Sanchez hanno dato rotondità al risultato e portato a 60 gol il bottino nerazzurro.
La nona vittoria interna consecutiva, i 31 gol della coppia Lu-La, la voglia di dimenticare l’ eliminazione dalle Coppe, sono state il propellente nerazzurro. Il Genoa aveva cambiato il proprio volto in vista del derby e la differenza si è vista. Ibrahimovic forse canterà a Sanremo, ma non ha cantato all’Olimpico (k.o. come Rebic) dove il Milan (senza Romagnoli) ha fatto una buona partita andando in vantaggio con un opinabile rigore di Kessie, ma è stato raggiunto da Veretout (decimo gol). Rebic ha poi dato il successo al Milan, dopo una serie di magre. E la Roma non batte mai le “grandi”. Prima della prodezza di Malinovski, l’Atalanta non aveva avuto vita facile a Marassi contro la Sampdoria. Poi la Dea ha preso il sopravvento confermando di potere arrivare molto in alto. Dove, lo vedremo. Intanto ha acciuffato la Juve. E chissà che a Madrid…La medesima Juve, col suo comportamento ondivago, sta disorientando tutti: a Verona ha deluso, dopo essersi riproposta come avversaria dell’Inter nella corsa allo scudetto. I problemi sono parecchi: a) se non segna Ronaldo (-1 da Pelè, 47 gol in 47 partite) non segna nessuno; b) se non ci sono i senatori, la difesa più forte del campionato, può andare in tilt; c) le tante assenze hanno influito sul pari del Bentegodi.
Il Verona, con i cambi, ha raggiunto la Juve e avrebbe potuto addirittura vincere se Szczesny non avesse fatto qualche parata decisiva e i legni non avessero aiutato i bianconeri. Magari la prossima volta la squadra di Pirlo stupirà, ma la fine del campionato si avvicina e -10 (sia pure con una partita da recuperare) costituiscono uno svantaggio non facilmente colmabile. Il fatto che Mertens abbia segnato subito, dopo un lungo periodo (undici giornate) di assenza in cui ha giocato due spezzoni indice a pensare che uno dei motivi per cui il Napoli ha avuto dei problemi è stata l’assenza del belga e di altri grandi infortunati (Osimhen, Koulibaly che si è fatto espellere). Il Benevento ne ha fatto le spese e ha subito il raddoppio di Politano. I rigori si possono sbagliare, ma – bravura di Skorupski a parte – se Immobile segna un solo gol in cinque partite (più il Bayern) non si può trattare solo di un caso. La Lazio ha perso terreno e la batosta presa in Champions, oltre agli infortuni, ha avuto un certo peso sul morale dei biancocelesti. Il Bologna nelle ultime quattro gare ha fatto otto punti senza perdere mai.
Nestorovski a pochi minuti dal termine ha segnato il gol della vittoria dell’Udinese contro una Fiorentina che non aveva fatto male, ma ha commesso nel finale la fatale distrazione difensiva. La squadra di Gotti ha vinto in emergenza: un successo che vale doppio. Marocchi ha detto a Prandelli: “Ai miei tempi in caso di errore l’allenatore mi prendeva per il collo. E oggi?” Arrivato Semplici ha schierato subito Pavoletti in attacco e il Cagliari ha vinto a Crotone con un gol del centravanti che si è procurato anche il rigore del 2-0 realizzato da Joao Pedro. I sardi hanno vinto dopo sedici partite. Invertita la tendenza, ora il Cagliari può rimontare, anche se è a -2 dal Torino che non ha giocato per Covid. Per il Crotone, tutto male: che succederà a Stroppa? Una volta il Parma non segnava mai, ora fa due gol alla volta, ma ne subisce altrettanti. Era successo contro l’Udinese, si è ripetuto sul campo dello Spezia. Di questo passo è difficile che si salvi. La squadra di Italiano sembra ormai al sicuro. Il campionato sta accumulando partite da recuperare: dopo Juve-Napoli e Torino-Sassuolo, il turno infrasettimanale forse sarà privo di Lazio-Torino, per Covid. A Genova se le sono date già prima del derby. (ITALPRESS).
INTER NON RALLENTA, +4 SUL MILAN, +10 SU JUVE E “DEA”
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