ROMA (ITALPRESS) – Il calcio come straordinario fattore di socialità e di integrazione: il progetto ‘Calciosocialè rappresenta un modello da esportare in tutta Italia. In una delle periferie della Capitale, a Corviale, con l’aiuto concreto di diverse istituzioni, su una proprietà dell’ATER è nato un percorso di formazione innovativo che si fonda sul principio ‘trasformare i campi di calcio in palestre di vità. A Corviale scendono in campo i valori e le buone azioni: rispetto, responsabilità, pari opportunità, comunicazione, ascolto, valorizzazione delle differenze, senso civico, cooperazione e uguaglianza. E’ quanto hanno ribadito la sindaca di Roma Virginia Raggi e il presidente della Figc Gabriele Gravina, che oggi hanno confermato il massimo sostegno al progetto di Massimo Vallati, presidente di Calciosociale, recandosi personalmente dove sorgerà il nuovo campo di calcio a 11. La Figc è stata una dei primi sostenitori per la realizzazione del campo in erba artificiale e attraverso il Settore Giovanile e Scolastico sta anche sviluppando un protocollo ad hoc per esportare il ‘modello Corvialè in altre realtà del Paese. Quartieri difficili, dove il gioco del calcio può essere strumento di coesione e sviluppo sociale. Gli obiettivi sono: inserire la metodologia di Calciosociale nelle Scuole Calcio Figc, creando un nuovo riconoscimento per le società che aderiscono alla proposta; far diventare il ‘Campo dei Miracolì, sede nazionale di Calciosociale a Roma, un centro di formazione stabile in collaborazione con la Figc. Non solo impegno sul campo di calcio, quindi, ma anche fuori: il Comune di Roma ha, per esempio, dato in affidamento il parcheggio in via Mazzacurati, adiacente al ‘Campo dei Miracolì, all’Associazione Calciosociale, che sta portando avanti un progetto di riqualificazione e valorizzazione. Il calcio reinterpretato fuori dalla logica comune mira a favorire l’inclusione fra diversi soggetti provenienti da situazioni di disagio e non, ragazzi con disabilità e normodotati, uomini e donne di età, etnie e religioni diverse, di ogni estrazione sociale. Attraverso regole finalizzate a favorire la cura delle relazioni, insieme alla competizione sportiva, si punta a incoraggiare lo sviluppo di competenze sociali e personali per i ragazzi, accanto a quelle sportive. Nel Calciosociale vince chi si impegna di più, chi crea più coesione, chi crea una squadra più unita, chi cura le relazioni.
“Crediamo molto nel calcio dei valori – dichiara il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina dopo aver ringraziato tutte le istituzioni che sostengono da tempo l’iniziativa della Associazione Calciosociale – per questo ho voluto far visita a questa splendida realtà come primo impegno dopo la mia rielezione. Oltre al contributo per la realizzazione del campo a 11, come Figc siamo impegnati, attraverso la realizzazione di un apposito protocollo da sottoporre ad altre scuole calcio in Italia, nel trasformare questa bella esperienza in una best practice nazionale. Il calcio è uno straordinario strumento di coesione sociale e civile”. “Educhiamo i giovani all’impegno e alla cittadinanza attiva, insegniamo loro a collaborare dentro al campo e fuori, rispettandosi l’un l’altro e imparando i valori dell’inclusione e della solidarietà. La metodologia del Calciosociale è uno strumento di grande forza che permette ai nostri ragazzi, attraverso lo sport e il gioco del calcio, di partecipare attivamente alla creazione di una comunità migliore. E’ importante che questo ‘modello Romà, venga replicato anche altrove. Corviale, in questo senso, è un esempio che deve essere seguito per rilanciare e far rinascere le periferie della nostra città creando nuove opportunità, luoghi di aggregazione, possibilità di incontro e di crescita”, dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
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