BARI (ITALPRESS) – Il Policlinico di Bari in prima linea nel trattamento dei tumori ossei. La clinica Ortopedica dell’azienda ospedaliero-universitaria, diretta dal professor Biagio Moretti, è diventata il principale centro di riferimento nel Sud Italia per le patologie oncologiche a carico dell’apparato muscolo scheletrico. Tra le innovazioni introdotte dagli specialisti c’è l’adozione di speciali protesi da resezione oncologica, protesi custom made (fatte su misura anche con stampanti 3D) e chiodi “invisibili” in carbonio per la fissazione delle fratture secondarie dovute alla localizzazione di metastasi, al posto dei tradizionali in titanio, che consentono di seguire l’evoluzione della malattia con tac e risonanze magnetiche senza che si creino interferenze.
E, nell’ottica di crescita costante dell’offerta sanitaria altamente qualificata da mettere a disposizione dei cittadini pugliesi e delle regioni limitrofe, è stata recentemente rinnovata la convenzione con l’Unità operativa complessa di Ortopedia Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Roma, diretta dal dottor Roberto Biagini, punto di riferimento nazionale, mirata alla collaborazione ed alla formazione professionale.
Ogni settimana si svolgono riunioni in video conferenza tra il team degli ortopedici di Bari e quello del Regina Elena di Roma per la discussione e la condivisione dei casi clinici e delle relative indicazioni terapeutiche
“Già da molto tempo ci siamo proposti come centro integrato di riferimento in Puglia per la cura di tali patologie. – racconta il dottor Umberto Orsini, referente della Clinica Ortopedica per il trattamento dei tumori dell’osso e delle parti molli – Da diversi anni, e con un progressivo incremento, vengono eseguiti interventi altamente complessi di asportazione di tumori ossei primitivi e metastatici, seguiti da successive ricostruzioni protesiche (con impianti speciali, talvolta anche costruiti “su misura” con tecnologie avanzate quali le stampanti 3D) che consentono ai pazienti oncologici di migliorare sensibilmente la propria qualità di vita”.
Roberto Biagini, direttore dell’unità operativa complessa di Ortopedia Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, si è dichiarato entusiasta di questa collaborazione, mettendo a disposizione il proprio know-how nell’esecuzione di alcuni interventi ad alta complessità e nell’attività scientifica e di ricerca. “A Bari ho trovato grande professionalità e soprattutto entusiasmo, umanità e amore che i miei colleghi profondono nel loro lavoro. L’avvio di un centro per la cura dei tumori dell’osso a Bari rappresenta una grande opportunità per il Sud. In Italia i centri che si occupano di tali patologie sono pochi e sostanzialmente localizzati da Roma in su”.
“Grazie al costante impegno della Clinica Ortopedica che si pone come polo di eccellenza regionale in tale campo, si potranno ottenere sicuri riflessi positivi anche sulla fiducia dei pazienti poichè tutto ciò concorrerà a ridurre i cosiddetti ‘viaggi della speranzà, offrendo loro la possibilità di curarsi ‘in casà, evitando i disagi ed i costi di lunghe e perigliose trasferte verso i centri del nord Italia, anche e soprattutto nell’epoca Covid, nella quale spostarsi è diventato problematico e rischioso – commenta il professor Biagio Moretti – Attualmente, presso il Policlinico un affiatato team di ortopedici, oncologici, radiologi, radioterapisti, chirurghi vascolari, chirurghi plastici e anatomopatologi, lavora per garantire ai pazienti un’assistenza integrata”.
Il “team approach”, cioè l’approccio integrato al paziente, è di fondamentale importanza per la diagnosi e la cura corretta dei tumori, primitivi e metastatici, dell’apparato muscolo scheletrico. “I tumori primitivi delle ossa, poichè rari (1/100.000 pazienti per anno) e di difficile trattamento, richiedono un approccio specialistico integrato, basato su figure professionali con formazione specifica – spiega il dottor Umberto Orsini – Un trattamento non corretto determina una elevata percentuale di esiti negativi con peggiore qualità della vita per il paziente. Stesso discorso si applica alle lesioni metastatiche ossee, assai più frequenti; anche una metastasi ossea, trattata in modo non appropriato, compromette l’aspettativa di vita dei pazienti e il suo reinserimento nella vita sociale”.
“Siamo particolarmente orgogliosi e soddisfatti di quanto stiamo costruendo giorno per giorno sul nostro territorio, creando un’opportunità per la comunità pugliese e più in generale del Sud Italia – aggiunge il professore Moretti – Grazie alla lungimiranza della Direzione Generale del Policlinico abbiamo avuto la possibilità di disporre di specialisti di ottimo livello e di moderne attrezzature per curare al meglio, con professionalità ed umanità, questi pazienti così delicati e bisognosi di attenzioni”.
(ITALPRESS).
Tumori ossei, chiodi “invisibili” innovazione al Policlinico Bari
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