Coronavirus, Cirio “Piemonte numeri da zona gialla, chiediamo chiarezza”

ALBERTO CIRIO PRESIDENTE REGIONE PIEMONTE

TORINO (ITALPRESS) – “Le regioni d’Italia che sono state inserite in zona arancione dal 17 gennaio, hanno trasmesso numeri nei report sia della scorsa settimana sia di questa settimana che certificano parametri da zona gialla” ha detto Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, a margine di una conferenza stampa su donazioni e trapianti di organi. “Nel cruscotto del Piemonte non c’è più una spia accesa in questo momento. Noi – ha spiegato – la scorsa settimana con il report del 22 gennaio, riferito alla settimana dal 17 all’11 gennaio, avevamo uno scenario di tipo uno, quello di rischio moderato tipico della colorazione gialla, il nostro valore di Rt aveva un valore più basso dello 0,99, quindi sotto l’1, che è il parametro fondamentale per rimanere gialli. Questa settimana i numeri sono ancora migliori, un Rt dello 0,8, siamo sotto soglia sui numeri delle terapie intensive, ma siamo sotto soglia anche nelle terapie ordinarie che sono scese sotto quota, dal 43% al 40%”.
“Le riflessioni e le valutazioni che abbiamo trasmesso al pari delle altre regioni arancioni sono da scenario giallo. E’ in corso di approfondimento il fatto che il ministero della salute riterrebbe che i 14 giorni necessari da Dpcm dovrebbero decorrere soltanto dalla data di rilevamento del primo giorno in cui si è gialli, che per loro è il 22 gennaio. Dal momento però che i dati del 22 gennaio si riferiscono alla settimana che va dall’11 al 17 gennaio, tutte le regioni hanno detto che quei dati si riferiscono ad una settimana piena. Dunque fino al 24 gennaio tutte le certificazioni del ministero attestano che ci sono tutti i parametri per la zona gialla e quindi ci sono i 14 giorni richiesti dal DPCM. C’è questa diversità di interpretazione. Questo è il momento della responsabilità, ce lo diciamo tutti i giorni, e il Piemonte lo ha sempre dimostrato.
Responsabilità però vuol dire anche chiarezza, perchè questi numeri sono frutto del sacrificio di tanti piemontesi, sono frutto di tante cose buone fatte in termini anche di servizio sanitario, se pensiamo anche al potenziamento sull’attività di screening e sui tamponi che sono state fatte, se pensiamo alla scuola e a tanti altri settori” ha aggiunto il governatore del Piemonte.
“Oggi si riunirà il Cts e siamo in attesa di valutazione alla luce di queste nostre osservazioni e in serata avremo la risposta. Ribadendo ancora una volta – ha concluso – che non si può attendere due giorni prima per comunicare ai cittadini italiani quale sarà il loro futuro. Senza nessuna volontà nè polemica nè strumentale, vogliamo che questa chiarezza ci sia”.
(ITALPRESS).

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