MILANO (ITALPRESS) – La cifra di 1,15 miliardi per la cessione dei diritti televisivi della Serie A 2021-24 è ancora lontana, ma non impossibile. La prima tornata si è conclusa come previsto, nessuno è arrivato a offrire tanto, cosa che comporterà il passaggio alle trattative private. Appuntamento il prossimo 5 febbraio in un hotel milanese, dove la commissione composta da Lotito, De Laurentiis e Ferrero e dagli avvocati di Inter e Udinese Cappellini e Campoccia tratterà direttamente con i broadcaster, buste che saranno poi aperte nell’assemblea del giorno 8. “Nessuno dei cinque soggetti citati conosce il contenuto delle buste, un metodo che sono sicuro porterà al successo dell’iniziativa – ha spiegato l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo – La cifra che abbiamo indicato è quella massima, che non si è mai raggiunta nelle aste dei 15 anni precedenti. Che oggi fossero offerte più basse era scontato, ma saranno migliorate sensibilmente nelle trattative private. Del resto chi ha la possibilità di acquistare cerca di farlo alle condizioni migliori”. Nessun colpo di scena (compresa la mancata offerta da parte di Amazon), ma una fase di obbligato passaggio nel contesto di una trattativa importante per tutto il calcio italiano, che secondo quanto auspicato da via Rosellini vuole massimizzare il guadagno per il triennio 21-24: “Non è accaduto nulla che non avessimo previsto – ha spiegato De Siervo -. Sapevamo che Amazon voleva un pacchetto sul modello del campionato inglese, che però avrebbe stravolto la nostra strategia. Non abbiamo voluto modificare il nostro approccio al mercato, perchè non si possono stravolgere le modalità cui i nostri spettatori sono abituati, e la politica di Amazon è quella di un progetto che pone al centro più il marketing che il prodotto. Avremmo accolto l’offerta ma solo se avesse aderito alle nostre modalità. Hanno investito il loro budget nella Champions League. Dazn? E’ diventato in alcuni mercati la piattaforma dominante, vuole sostituirsi nel ruolo avuto da Sky, che però ha i mezzi per raggiungere e superare un’offerta comunque alta”. Resta salva l’ipotesi della creazione di un canale della Lega Calcio, che a sua volta potrebbe offrire il prodotto sulle piattaforme Ott: “Sarebbe un canale light – ha spiegato De Siervo -, se lo facessimo potremmo proporre a Tim, Amazon, Vodafone e Dazn il canale Ott con sette partite senza dover fare ulteriori abbonamenti. Tim? In questo momento è ‘la bella addormentata nel boscò, una grande azienda che ha deciso di restare alla finestra, distratta dal lavoro che stanno facendo sul 5G”. Rispetto all’assemblea di settimana scorsa mancava la nomina del sesto membro del consiglio di amministrazione della media company che verrà costituita con l’ingresso dei fondi CVC-Advent-Fsi nella Lega Serie A, con il 10% delle quote pagate 1,7 miliardi di euro: in assemblea è stata raccolta la disponibilità da parte del consorzio per aumentare di una unità il numero di consiglieri (già nominati Agnelli, Campoccia, De Laurentiis, Fenucci e Fienga), non essendoci a quel punto necessità di scegliere tra i due candidati, Gianluca Vidal e Giovanni Carnevali.
(ITALPRESS).
Diritti tv, Lega di A passerà alle trattative private
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