Nuovo contratto Conflavoro-Fesica per indotto rifiniture e restauri

È in vigore dal 1° gennaio il nuovo contratto collettivo siglato da Conflavoro Pmi, Fesica e Confsal per le imprese operanti nella progettazione, lavorazione e rifinitura di interni, esterni, arredi e restauro. L’accordo tutela anche le aziende e i relativi dipendenti del settore installazione di impianti in edifici pubblici, privati, artigianali, commerciali ed industriali. Sono quindi comprese, ad esempio, le mansioni di chi opera su impianti idraulici, termici, fotovoltaici, elettrici, nonché di condizionamento, telefonia, allarme e anticendio. Anche nel campo arredi e rifiniture di interno e esterno il nuovo Ccnl di Conflavoro, Fesica e Confsal si rivolge a una vasta platea di aziende e lavoratori, come chi tratta e conserva il legno – dai mobili alla pavimentazione ai solai – e chi produce allestimenti di stand e prefabbricati, e ancora addobbatori, tappezzieri, manutentori di aree verdi. “La particolarità del Ccnl – spiega Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi – è la sua ampia applicabilità: l’accordo si rivolge infatti a tutte quelle realtà di dimensioni contenute o notevoli, dall’azienda familiare fino al grande gruppo, che necessitano di lavoratori con qualifiche che spaziano nei settori complementari alle costruzioni. Un ccnl molto attrattivo anche per imprese che hanno bisogno di una determinata forza lavoro solo nei picchi stagionali. Come in tutti nostri contratti collettivi, naturalmente, l’attenzione è particolare per il sistema bilaterale, la formazione e la salute con l’assistenza sanitaria integrativa di Fondosani. Questo ccnl, per la sua versatilità, si presenta come un’opportunità e un valore aggiunto anche per tutte le imprese impegnate nei lavori del Superbonus 110%”. Per il segretario generale della Fesica Confsal Bruno Mariani “si tratta di un contratto che supera la logica di quei Ccnl, purtroppo diffusi da altre Organizzazioni, dove vi è l’obbligo di aderire a certe casse edili con un certo noto spreco di denaro. Più generalmente, con questo nuovo contratto collettivo abbiamo dato uno strumento normativo a lavoratori e loro datori particolarmente valido, concretizzando le maggiori necessità ravvisate delle parti”.
(ITALPRESS).

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