Malagò “Per il Coni rischio sanzioni elevato”

Db Milano 08/09/2017 - presentazione del progetto ÕQuando la Neve fa ScuolaÕ / foto Daniele Buffa/Image Sportnella foto: Giovanni Malago'

ROMA (ITALPRESS) – Il rischio di andare ai Giochi di Tokyo senza inno e senza bandiera “è molto elevato perchè, dopo aver speso impegni e promesse senza essere riusciti a ottenere la soluzione, siamo arrivati all’ultimo miglio. L’Italia in questi frangenti dà il meglio di sè e tira fuori il coniglio dal cilindro: è abbastanza imbarazzante essere arrivati a questo punto, ci auguriamo che chi ha l’onere e la responsabilità di trovare la soluzione quanto meno mantenga la parola perchè ormai tutti sanno perfettamente il rischio che corriamo”. Questo l’auspicio del presidente del Coni Giovanni Malagò a un mese dall’Esecutivo del Cio in programma il 27 gennaio che, se il Governo italiano non garantirà l’autonomia del Comitato olimpico nazionale, potrebbe sanzionare il nostro paese. “Nessuno si augura sanzioni, sarebbe un danno di immagine spaventoso – sottolinea Malagò in un’intervista a Emilio Mancuso trasmessa in ‘Sabato Sport’ su Rai Radio 1 – Pensate alla Russia, paese top e non solo per lo sport, che non potrà partecipare con la propria bandiera nè alle Olimpiadi di Tokyo nè ai Giochi di Pechino. Non so se vi rendete conto della pesantezza della decisione, anche per i rapporti con Giappone e Cina”. Il problema dell’autonomia del Coni è stato al centro del recente confronto avuto con il premier Giuseppe Conte. “Un incontro molto cordiale – racconta Malagò – Mi ha ascoltato ed era assolutamente preparato sull’argomento, ricordando benissimo il 24 giugno 2019 quando venne a Losanna per l’assegnazione dei Giochi di Milano-Cortina: Conte non ha alcun tipo di responsabilità, tutto è stato legato alla legge delega, adesso il problema è sul suo tavolo e lo stesso Bach è in contatto costante con lui”. Sperando che la soluzione alla mancata autonomia del Coni sia trovata a breve, Malagò ha infine ricordato come sia “tutto surreale. Stiamo lavorando in un contesto emergenziale, non esiste ancora una nostra pianta organica – spiega il presidente del Coni – Stiamo facendo di necessità virtù. Peraltro c’è una concomitanza di date, con le elezioni del Comitato olimpico nazionale a metà maggio e due mesi dopo bisognerà essere a Tokyo: rendetevi conto del tour de force che affrontiamo anche da un punto di vista organizzativo verso Giochi Olimpici che saranno diversi e sicuramente molto belli. Sono convinto che sarà l’edizione più importante di sempre”.
(ITALPRESS).

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