ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – È partita su CrowdFundMe la seconda campagna di equity crowdfunding di DeepSpeed. Il primo motore navale hydro-jet fuoribordo elettrico, che consente di spendere meno per arrivare prima (con l’acqua che sarà l’unica impronta lasciata alle spalle, dopo il passaggio in mare) e che sarà venduto al grande pubblico a partire dal 2022.
La raccolta fondi rappresenta una parte dell’aumento di capitale complessivo di 7 milioni di euro che saranno reperiti anche offline. La società è già in trattativa avanzata con alcuni fondi italiani ed esteri, che vogliono partecipare al round tramite la campagna su CrowdFundMe.
DeepSpeed, che conta di quotarsi in Borsa nei prossimi tre anni, nell’occasione del nuovo turno di finanziamenti si è trasformata in S.p.A. (Sealence S.p.A.) e per questo attraverso la sottoscrizione in crowdfunding si acquisteranno delle azioni: la quota minima d’investimento è pari a 2.820 euro, cifra che corrisponde a un lotto di 1000 azioni, e si potrà investire, al rialzo, con multipli di 100 azioni per volta (es. 2.820 – 1.000 azioni, 3.102 – 1.100 azioni, etc.).
La campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe avrà la tradizionale durata di due mesi, con una prima finestra di 20 giorni per consentire l’ingresso degli investimenti e il deposito della lista soci presso la Camera di Commercio entro la fine dell’anno e cercare con queste tempistiche, di favorire gli investitori ad accedere alle detrazioni fiscali relative al 2020. Inoltre, chi sottoscriverà i primi 300.000 euro della raccolta online avrà diritto a ricevere dei Warrant. Grazie ai quali sarà possibile acquistare azioni a sconto nei round successivi.
DeepSpeed è un motore fuoribordo con propulsione a JET che include sia motore che propulsore; funziona direttamente in acqua (idrogetto) ed è alimentato da energia elettrica. Rappresenta la propulsione navale più efficiente finora concepita (quella che costa e inquina meno). E si propone come alternativa ai propulsori a elica e a idrogetto entrobordo, perché, nei primi, sopra i 30 nodi, l’energia propulsiva si riduce drasticamente rispetto a quella fornita dal motore e nei secondi, all’aumentare della velocità, c’è un limite alla portata d’acqua che la pompa può elaborare.
Inoltre, entrambi necessitano di motore e serbatoio. Che occupano molto spazio all’interno dello scafo e scaricano inquinanti in aria e acqua.
La tecnologia che sarà commercializzata al grande pubblico a partire dal 2022, dopo un intenso programma di stress test di affidabilità, ha ottenuto il brevetto europeo. A livello internazionale, è già stato riconosciuto in Australia ed è attualmente in fase di estensione in Canada e Nuova Zelanda, prossimamente lo sarà in USA, Cina e nel resto del mondo. Molti cantieri navali europei hanno manifestato interesse verso il prodotto e recentemente il CNR ha siglato un accordo con Sealence per partecipare allo sviluppo dei jet. Mettendo a disposizione le proprie strutture per l’esecuzione di test strumentali che si caratterizzano per l’elevata sofisticazione delle tecnologie disponibili.
In seguito della precedente campagna di equity crowdfunding, dell’ottobre 2019, su CrowdFundMe, che ha portato a una raccolta di 450mila euro, la startup ha accelerato la fase di ingegnerizzazione e ha avviato un dottorato di ricerca presso l’Università di Padova (una delle tre Università partner dei jet). Inoltre, ha assunto dieci nuove risorse. Soprattutto progettisti e ingegneri tra cui: Marco Cassinelli, ex Direttore Tecnico in MV Agusta, con un passato di progettista ai massimi livelli in Alfa Romeo, Lamborghini, Audi, Maserati, che sarà investito del ruolo di CTO, a fianco del responsabile scientifico del progetto, Ernesto Benini.
Lo sviluppo della tecnologia ha segnato una importante prima accelerazione nei primi sei mesi dell’anno (con una pausa intermedia dovuta al lockdown), con un impegnativo programma di test in acqua sulla barca laboratorio Deep-ONE.