Spesometro, cos’è e come funziona, chi deve farlo e le novità sul documento riepilogativo dello spesometro 2018. Scadenze trimestraili e semestrali dell’anno di imposta 2018/2019, novità e abolizione dello spesometro con l’introduzione della fattura elettronica obbligatoria.
Spesometro, cos’è
Lo spesometro 2018 è uno strumento usato dall’Agenzia delle Entrate che prevede l’obbligo di comunicare i dati delle fatture emesse e ricevute e le liquidazioni periodiche IVA con cadenza trimestrale. Prima dell’introduzione dello spesometro, questa comunicazione avveniva annualmente.
Lo spesometro segue scadenze trimestraili ma per effetto della Legge di Bilancio 2018, per il nuovo spesometro 2018 sono previste comunicazioni semestrali per opzione oppure trimestrali.
Spesometro, come funziona
I contribuenti, come premesso, devono comunicare con scadenza trimestrale (o semestrale per questo 2018) i seguenti dati:
- Fatture ricevute
- Fatture emesse
- Liquidazione IVA
Questo comunicazione all’Agenzia delle Entrate non dovrà essere più effettuata con un modello polivalente ma attraverso la nuova piattaforma Fattura e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate. Questa piattaforma consente di scaricare un file in formato xml e predisporlo al fine di inserire tutte le fatture (emesse e ricevute) e le liquidazioni.
Sempre l’Agenzia delle Entrate, ha messo a disposizione per contribuenti e intermediari abilitati, un software di compilazione Spesometro.
Spesometro, chi deve farlo
I contribuenti obbligati alla comunicazione trimestrale dello spesometro sono tutti i soggetti titolari di partita IVA, fatte eccezione per gli esonerati.
Spesometro, esonero
I soggetti esclusi sono quei contribuenti che si ritrovano in un regime IVA particolare, nello specifico, lo spesometro non dovrà essere comunicato da:
- Produttori agricoli in regime di esonero situati nelle zone montane.
- Chi ha già optato per l’invio telematico periodico delle fatture all’Agenzia delle entrate.
- Contribuenti inquadrati con regime forfettario.
- Contribuenti inquadrati nel regime dei minimi.
I contribuenti possono sfruttare anche il cosiddetto spesometro light, cioè una spesometro in forma semplificata per le imprese e i liberi professionisti che hanno emesso e ricevuto fatture con importi inferiori a 200 euro.
Spesometro light 2018
Si tratta di un adempimento più “leggero e semplice”. Come premesso, il contribuente ha la possibilità di scegliere la sua scadenza:
– può scegliere tra uno spesometro trimestrale o uno spesometro semestrale
I contribuenti, inoltre, possono scegliere di registrare cumulativamente le fatture inferiore a 300 euro così da semplificare la gestione degli allegati e trasmettere all’Agenzia delle Entrate un unico documento riepilogativo al posto dei dati analitici di ciascuna fattura.
Il documento riepilogativo dovrà contenere i dati di ciascuna fattura, in particolare:
- numero e data di registrazione della fattura.
- Partita IVA o codice fiscale
- Base imponibile
- Aliquota Iva applicata all’imposta
Spesometro 2018, scadenze
Per quanto riguarda le scadenze dello spesometro trimestrale abbiamo:
- 31 maggio 2018, 1° trimestre
- 30 settembre – 1 ottobre 2018, 2° trimestre
- 30 novembre 2018, 3° trimestre
- 28 febbraio 2019, 4° trimestre
Entro la scadenza dello spesometro trimestrale bisognerà comunicare sia i dati fatture messe e ricevute, sia la comunicazione liquidazione periodica IVA.
La scadenza dello spesometro semestrale è fissata tra il 30 settembre e il 1° ottobre per il primo semestre mentre per il secondo sempre dell’anno di imposta 2018 fa fede la scadenza del 28 febbraio 2019.
Abolizione spesometro 2019
La nuova Legge di Bilancio 2018 pone le basi per vedere un’imminente abolizione dello spesometro. Lo spesometro 2019 dovrebbe essere abolito grazie all’introduzione della fattura elettronica obbligatoria.
La fattura elettronica obbligatoria dovrebbe aiutare il Fisco a ridurre l’evasione fiscale e soprattutto la differenza tra l’Iva dichiarata e l’iva effettivamente liquidata allo stato.
L’obbligo di emissione fattura elettronica tra privati che scatterà dal 2019, porterà come diretta conseguenza l’abolizione dello spesometro.
L’abolizione dello spesometro 2019 è solo una delle tante novità che nel prossimo anno riguarderanno i titolari di Partita IVA. Già dal 2018, come spiegato in un precedente articolo, scatta l’obbligo di effettuare acquisti di carburante solo con moneta elettronica e quindi solo con pagamenti tracciati. Per tutte le informazioni: fattura elettronica carburante