Dopo quasi 100 anni, l’Istituto storico italiano per il medioevo viene sfrattato dalla sua sede romana. A denunciarlo la Sismed, la Società italiana degli storici medievisti che rende nota la notizia “dello sfratto da parte del Comune di Roma ad una delle più prestigiose istituzioni culturali della città e di tutta la medievistica”.
“Con una comunicazione del 9 novembre scorso e pervenuta il 16, il Campidoglio ha sfrattato l’Istituto dai locali che occupa dal 1923 per decisione dell’allora ministro Pietro Fedele, fissando in 90 giorni la data entro cui abbandonare i locali”. La Sismed rende
nota “la minaccia del Comune di procedere alla riacquisizione forzosa del bene affermando falsamente che l’Istituto è debitore di 24.437,88 euro. I locali sono richiesti per le necessità di spazi dell’Archivio storico capitolino, che era stato collocato nel complesso borrominiano dallo stesso Fedele”.
“Sorprende – sottolinea la Sismed – che lo stesso Comune abbia restaurato nel 2006 grandi spazi al secondo piano e al terzo piano dello stesso complesso borrominiano destinati al Capitolino e tuttora del tutto inutilizzati. Sfuggono le motivazioni di questa richiesta che priverebbe Roma di un’istituzione riconosciuta nel mondo e con un’intensa attività culturale ed editoriale”.
La Società italiana degli storici medievisti annuncia quindi l’intenzione di opporsi “in tutti i modi possibili alla richiesta e chiediamo la più ampia solidarietà”.
(ITALPRESS).