Bitcoin, cosa sono, significato, valore e informazioni utili. Tutto quello che c’è da sapere sui bitcoin e che non troveresti neanche su wikipedia!
Cosa sono i bitcoin
I bitcoin sono una moneta virtuale senza supporto fisico. In pratica sono una moneta con potere d’acquisto, proprio come le banconote dell’euro, ma non si vede in circolazione perché è solo virtuale, e non prevede alcuna banconota cartacea o moneta metallica.
I bitcoin non sono legalmente riconosciute in nessuno Stato del mondo, per questo le transazioni (gli acquisti e i pagamenti effettuati con i bitcoin) non sono tutelate da nessuna legge.
Chi usa i bitcoin parte dall’assunto che questa moneta virtuale è riconosciuta e accettata da un folto gruppo di rivenditori di beni e servizi e che quindi possa essere usata per ottenere, in cambio, contropartite in merci.
Bitcoin, cosa sono
Le monete “normali” (euro, dollaro, bolivar…) sono governate da una banca centrale ma ciò manca al bitcoin. Il bitcoin è una valuta virtuale autogovernata, aperta alla partecipazione di chiuqnue senza la possibilità che nessun detentore di bitcoin possa perderne il controllo. Tutte le transazioni sono registrate e visibili a tutti, grazie a una sorta di libro mastro pubblico. Perché questo dettaglio è importante? Perché non si rischia la svalutazione! In Bitcoin la quantità di valuta in circolazione è limitata ed è perfettamente prevedibile e quindi conosciuta da tutti i suoi utilizzatori in anticipo. L’inflazione da valuta in circolazione non può quindi essere utilizzata da un ente centrale per ridistribuire la ricchezza tra gli utenti.
Bitcoin, valore
L’economia basata sui bitcoin è ancora molto piccola, fino al 2015. Nel dicembre 2012 il controvalore totale dell’economia Bitcoin calcolato a dicembre 2012 era di circa 140 milioni di dollari statunitensi. Nell’aprile 2013 la stima era salita a 1,4 miliardi di dollari statunitensi. Nello stesso anno, il cambio vedeva 1 bitcoin equivalere a 540 dollari statunitensi, pari a circa 439 euro. Il valore in euro di un bitcoin è di circa 439 euro.
Dal 2016 il bitcoin è stato sempre più riconosciuto a livello globale. Una valuta virtuale accettata da un gran numero di rivenditore di beni e servizi. A partire dal primo luglio 2016, nella città di Zugo, capitale di uno dei Cantoni più ricchi della Svizzera, è possibile pagare in bitcoin alcuni servizi pubblici, tra cui la sanità e i trasporti.
Il valore dei bitcoin è basato sulla legge della domanda e dell’offerta. Ciò significa che il valore in euro o in dollaro (o in qualsiasi controvaluta riconosciuta dallo stato) può essere fortemente variabile. Se nel 2013 un bitcoin valeva 439 euro, nell’inizio del 2017 un bitcoin si valutava 777 euro, mentre verso la fine dello stesso anno, il 13 dicembre del 2017, un bitcoin arrivava a 14.475 euro.
Queste variazioni del valore al rialzo hanno innescato la cosiddetta febbre da bitcoin. Nonostante l’entusiasmo di molti, è importate ribadire che i bitcoin sono il frutto di un software programmato che, seppur trasparente, non gode della tutela dello stato e soprattutto non vede la garanzia di nessuna banca Centrale.
Breve storia del bitcoin
Chiarito cos’è un bitcoin, andiamo un po’ indietro nel tempo. La nascita del bitcoin risale al 2008. E’ definita una criptovaluta cioè una valuta virtuale criptata e, anche se è la più famosa, non è l’unica. Ci sono altre valute virtuali come i bitcoin come Litecoin, Sardex, Blue e Grey Dolar… L’identità di chi ha fondato i Bitcoin è anonima, la sua nascita è associata al nome di Satoshi Nakamoto ma si tratta solo di un’identità fittizia. Nella Serie The Good Wife, il caso del fondatore dei bitcoin e della validità di questa moneta virtuale è stato portato più e più nelle aule di tribunale.