San Marino, privilegiate norme stringenti invece di chiusure

“Abbiamo privilegiato norme stringenti e controlli piuttosto che imporre chiusure anticipate”. Il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino risponde a chi in questi giorni solleva polemiche capziose. Il nuovo Decreto, in vigore dalle 18.00 di venerdì 30 ottobre, è il frutto di ampi ragionamenti a tutela della salute dei cittadini e dell’economia delle imprese e delle attività del Paese. Le caratteristiche del nostro territorio ci permettono, in questa fase, di privilegiare norme stringenti e controlli, piuttosto che imporre chiusure anticipate. Il numero limitato di pubblici esercizi consente di attuare verifiche più semplici ed efficaci. Per i ristoranti sono state varate misure rigorose sul numero degli avventori, il distanziamento sociale e le pratiche di sanificazione. Chi entra in un ristorante sammarinese viene registrato e le attività che contravverranno alle regole saranno sospese. I controlli saranno stringenti per garantire il rispetto delle misure indicate, il monitoraggio del territorio è stato rafforzato e sarà continuo ovunque, grazie agli agenti della Polizia Civile, Gendarmeria, Guardia di Rocca e i volontari della Protezione Civile.
Tamponi a tappeto sono stati eseguiti sulla quasi totalità della popolazione residente e sugli oltre seimila frontalieri che ogni giorno entrano a San Marino per svolgere la loro attività e alla sera fanno rientro a casa, nei territori confinanti.
Le autorità sanitarie hanno attivato forme di assistenza domiciliare per chi ha lievi sintomi e l’ospedale è pronto in 24 ore a riaprire il reparto Covid ma fino a questo momento non ce ne è stata la necessità. È stato dichiarato lo stato di emergenza di sanità pubblica, uno strumento tecnico che offre la possibilità di operare scelte molto più celermente, per la Protezione Civile e la struttura ospedaliera. Ci appelliamo, comunque, alla sensibilità dei cittadini perché rispettino le regole con rigore e spirito di collaborazione, a tutela della salute di tutti.
Già la prima ondata di emergenza, è stata affrontata contando unicamente sulle nostre forze e il Covid continua a pesare notevolmente dal punto di vista economico, anche per il mancato accesso a fondi per i ristori o finanziamenti internazionali. Il decreto emanato non toglie speranza ma tutela anche il futuro delle attività economiche del Paese, già pesantemente colpite. Nessuna forma di concorrenza sleale, come qualcuno ingenuamente vuole far apparire. Siamo ben consapevoli che San Marino si trova in un sistema territoriale integrato con l’Italia, ogni decisione viene assunta con grande attenzione, tenendo conto delle situazioni vicine, e con la volontà di continuare a collaborare con le Regioni confinanti, attraverso un confronto costante e costruttivo come è stato nei primi mesi dell’anno.
(ITALPRESS).

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