Fattura elettronica carburante, come funziona e come fare in caso di rifornimento con self service. Ecco per chi è obbligatoria e come fare.
Il comma 920 dell’articolo unico della legge di Bilancio, prevede che l’acquisto di carburante presso gli impianti stradali eseguito da tutti i soggetti titolari di partita Iva, dovranno avvenire con l’emissione della fattura elettronica che così diviene obbligatoria.
Quando diventa obbligatoria la fattura elettronica?
Il rifornimento di carburante, nel 2018, prevede una certificazione obbligatoria. L’obbligo parte dal primo luglio 2018.
L’obbligo per la fattura elettronica carburante è definitivo per tutti, lo afferma la legge 206/2017, possono sottrarsi all’obbligo solo i privati consumatori. Vediamo in dettaglio come funziona la fattura elettronica carburante.
Fattura elettronica carburante, come funziona
I dubbi dei titolari di partita IVA sono tanti: cosa succede se faccio benzina con il self service? Chi deve rilasciare la fattura elettronica carburante? E’ possibile usare la vecchia scheda carburante? Proviamo a rispondere a tutti i dubbi e vedere come funziona la fattura elettronica carburante 2018.
E’ possibile usare la scheda carburante nel 2018?
Solo fino al primo luglio, da questa data, il comma 926 dispone l’abrogazione della disciplina della scheda carburante.
Chi deve rilasciare la fattura elettronica carburante 2018?
L’onere del rilascio della fattura elettronica carburante è del benzinaio che dovrà redigerla tutte le volte che un titolare di partita IVA effettua un rifornimento. Il rilascio va eseguito anche per una sola operazione. A decorrere dal 1° luglio 2018 per il benzinaio sarà obbligatoria la trasmissione telematica dei corrispettivi delle cessioni di benzina e gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori dei titolari di partita IVA.
Cosa fare in caso di selfservice?
Presumibilmente, il titolare di partita IVA dovrà poi usare lo scontrino rilasciato dal distributore automatico al fine di dimostrare la spesa e di consentire al benzinaio la trasmissione telematica dei dati. La legge non è chiara al riguardo e, gli esperti in materia fisco, aspettano novità e modifiche ancor prima dell’entrata in vigore.
Per detrarre l’IVA, il pagamento va fatto in contati
I titolari di partita IVA non potranno più pagare in contanti.
I commi 922 e 923 introducono la necessità di dover ricorre al pagamento con moneta elettronica (carta di credito o bancomat) il primo per la deducibilità del costo l’altro per la detraibilità dell’Iva.
Fattura elettronica carburante 2018
Gli esperti in materia di fisco attendono delle rettifiche al testo di legge perché tale provvedimento sembrerebbe sproporzionato al fine. La normativa sulla fatturazione obbligatoria delle spese di carburante nasce con l’obiettivo di limitare gli abusi nell’autocertificazione dei costi sostenuti per il carburante. Per questo, sempre come sostengono gli esperti in materia fisco, basterebbe mantenere l’obbligo imposto di pagamento con moneta elettronica così da alleggerire il carico di lavoro dell’esercente (benzinaio).
Inoltre, se il testo non verrebbe modificato, anche le apparecchiature destinate all’uso del rifornimento con self service dovrebbero subire delle modifiche per consentire una presunta stampa di una documento valido per il fisco.
Emissione di fattura elettronica obbligatoria per spesa carburante
Cosa aspettarsi? Allo stato attuale, il benzinaio dovrà rilasciare singolarmente, rifornimento dopo rifornimento, una fattura che possa attestare la spesa e l’obbligo entrerà in vigore il primo luglio. Entro questa data, però, c’è chi prevede una modifica del testo di legge, almeno per chi paga solo con moneta elettronica.
Una soluzione reputata più ragionevole dagli esperti in materia fiscale, rispetto all’emissione indiscriminata delle fatture elettroniche da parte del benzinaio, potrebbe essere quella di consentire di applicare il regime già oggi previsto dal Dl 70/2011 chiarito dalla circolare 42/E/2012 . In parole più semplici, chi paga il carburante con carta di credito o bancomat potrebbe annotare e riportare in contabilità (anche IVA, deducibilità e detraibilità) i costi per l’erogazione del carburante e registrare (attestare la spesa carburante) in base ai movimenti risultanti dall’estratto conto periodico.