Bonus verde 2018: cosa comprende la detrazione, chi ne ha diritto e come ottenerla. Le regole per rendere il bonifico idoneo all’accesso alla detrazione fiscale. Linee guida dell’Agenzia delle Entrate e consigli utili per ottenere il beneficio.
Bonus verde 2018, che cos’è
Il bonus verde è un incentivo economico erogato dalla stato sotto forma di detrazione fiscale, proprio come siamo stati abituati per il bonus ristrutturazioni edilizie o il bonus mobili 2018. La differenza sta nella quota di detrazione, nel tetto massimo e nel tipo di intervento che va a coprire. In questa pagina vedremo tutti i dettagli, quali:
- Bonus verde 2018 cosa comprende, quali sono gli interventi detraibili
- A quanto ammonta la spesa massima da portare in detrazione
- Come fare il bonifico per renderlo idoneo al fine di accedere al Bonus verde
- Linee guida dell’Agenzia delle Entrate
Bonus verde 2018 Agenzia delle Entrate
L’agenzia delle entrate non è chiara su quali sono gli interventi agevolabili con il bonus verde. A questo proposito, infatti, non entra nello specifico e si limita ad affermare che il bonus verde comprende:
- la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi.
- Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Detto ciò, cosa si può detrarre con il bonus verde? Cosa comprende questa agevolazione? Per chiarire meglio le parole dell’Agenzia delle entrate, facciamo un elenco degli interventi che possono accedere al bonus verde.
Bonus verde, cosa comprende
Con il bonus verde, si può ottenere un rimborso parziale (elargito in termini di sgravio fiscale) delle spese sostenute per:
- La riqualificazione di manti erbosi
- La realizzazione di impianti di irrigazione, compresi impianti a risparmio energetico come impianti di irrigazione a goccia, impianti a scomparsa, automazioni, impianti con controllo remoto…
- La progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione dei lavori.
- La fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo.
- Il restauro e recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico.
- La realizzazione di coperture a verde, vale a dire tetto verde, utile anche per isolare casa.
- La realizzazione di giardini pensili, compresi muri verdi.
- La realizzazione di pozzi per l’estrazione idrica.
L’Agenzia delle Entrate non ha rilasciato un elenco degli interventi detraibili con il Bonus Verde, quindi anche l’elenco che vedete riportato in alto è da considerare parziale. Per esempio, se qualcuno di voi si sta chiedendo se l’acquisto di un tagliaerba può rientrare nelle spese coperte dal bonus verde, sappiate che la risposta è sì ma solo se questo acquisto viene fatto nell’ambito di un intervento di restauro, rinnovamento o recupero globale della relativa area verde.
Quindi anche l’acquisto di attrezzi agricoli e attrezzi per la manutenzione dello spazio verde possono accedere alle detrazioni fiscali ma solo se associate a interventi di recupero più ampi.
Dopo aver visto cosa comprende il bonus verde, poniamo in evidenza alcuni interventi che non possono accedere alla detrazione fiscale. Sono esclusi dal bonus verde 2018 i lavori di manutenzione ordinaria (sono inclusi solo se associati a un’opera di recupero più ampia di spazi verdi adiacenti o affini all’area oggetto di manutenzione ordinaria), la realizzazione di tappeti erbosi a uso sportivo o con fini di lucro (campi di calcio…) oppure gli interventi di fai da te che non possono essere documentati ai fini fiscali.
Bonus verde 2018 spesa massima e detrazione
La quota di detrazione è del 35% con una spesa massima di 5.000 euro. Ciò significa che è possibile portare in detrazione fiscale con il bonus verde 2018 un ammontare di 1.800 euro (36% di 5000 euro).
Bonus verde bonifico
Molti dubbi possono sorgere sul bonifico da eseguire per il pagamento dei lavori da portare in detrazione al fine di ottenere il bonus verde 2018. Al contrario di ciò che accadeva per il bonus ristrutturazione, per il bonus verde non sono state ancora date specifiche sulla causale da inserire nel cosiddetto “bonifico parlante”.
I più scrupolosi possono aggiungere note riguardanti il proprio Codice fiscale, la partita iva del soggetto che esegue i lavori o vende gli attrezzi da portare in detrazioni e il riferimento normativo.
Il bonus verde è stato introdotto con i commi 12, 13 e 14 della Legge di Bilancio 2018.