Rottamazione cartelle Equitalia, come fare la richiesta. E’ possibile accedere alla rottamazione cartelle Equitalia, dopo aver già richiesto in precedenza una rateizzazione? Ecco tutti i dettagli in merito.
La legge di Bilancio, con la chiusura di Equitalia, ha previsto la rottamazione delle cartelle esattoriali. Quest’azione è stata intrapresa per agevolare coloro che avevano contratto un debito, con le pubbliche amministrazioni e con il fisco.
Con la rottamazione equitalia, tutti coloro che hanno già richiesto una rateizzazione, in passato, ma non avevano saldato le rate, possono così riaccedere alla rateizzazione attraverso la compilazione dell’apposita domanda. La domanda per la rottamazione equitalia è stata rinnovata anche con la legge di Bilancio 2018, quindi chi non è riuscito a rottamare le cartelle entro il 2017, potrà richiedere la rottamazione nel 2018.
Chi può accedere alla rottamazione cartelle Equitalia?
I requisiti di accesso alla rottamazione cartelle Equitalia, sono diversi e permettono sia ai cattivi pagatori che a coloro che non avevano mai fatto domanda di rateizzazione, di ottenere la rottamazione delle cartelle esattoriali.
Possono accedere alla rottamazione bis tutti coloro che non sono in regola con il pagamento delle rate.
Tutti i soggetti debitori sopracitati, possono dunque accedere alla nuova domanda di rateizazzione, che andrà fatta al nuovo ente di riscossione, che ha sostituito Equitalia, il 1 Luglio 2017.
Rottamazione Equitalia: come funziona?
La rottamazione delle cartelle esattoriali equitalia, con la nuova sanatoria, sarà prevista solo sugli importi delle cartelle, sugli interessi, sui titoli di riscossione e sulle spese di rimborso e notifica. Non verranno invece calcolati gli interessi di sanzione e di mora.
Le cartelle incluse nella nuova sanatoria sono: le imposte fiscali, le prestazioni previdenziali (contributi Inps), pagamenti Inail, le multe, le imposte comunali, regionali e provinciali.
Tutte le cartelle e i pagamenti, sono affidate al nuovo ente, l’Agenzia delle Entrate e di riscossione, questo provvederà al recupero dei debiti richiesti anticipatamente da Equitalia.
Una volta che si aderisce alla rottamazione, nel caso in cui pendano provvedimenti di pignoramento, questi saranno sospesi, solo se il pagamento delle rate avverrà regolarmente. Se si sospernderà il pagamento della rottamazione, si potrà essere nuovamente soggetti alle varie azioni amministrative previste per il recupero del credito.
Rottamazione Equitalia: quando si pagano le rate?
La disposizione che disciplina la nuova rottamazione delle cartelle equitalia, prevede dei tempi limite entro i quali è possibile ripagare il debito.
Il debitore deve impegnarsi dunque a versare tutti i crediti dovuti o con un pagamento rateale o in un’unica soluzione. Chi è interessato a pagare le cartelle Equitalia in un’unica rata, può ottenere una proroga del pagamento, e versare l’intera cifra entro il 15 maggio del 2018. Il pagamento potrà avvenire entro questa data, solo attraverso il pagamento telematico.
Se invece si opta per la rottamazione equitalia rateale, si può scegliere di suddividere l’importo dovuto in un massimo di cinque rate. Il pagamento rateizzato prevede cinque pagamenti scadenziati in mesi specifici:
- 1°rata a Luglio 2018
- 2°rata Settembre 2018
- 3°rata Ottobre 2018
- 4°rata Novembre 2018
- 5°rata Febbraio 2019
Scegliendo il pagamento rateale, l’agente di riscossione sarà tenuto a fare il calcolo di tutti i carichi pendenti nei confronti del cittadino.
Una volta che l’agente di riscossione avrà effettuato il calcolo, il debitore, entro il 3o Giugno 2018, riceverà per posta ordinaria tutte le rate da pagare, con l’importo esatto calcolato sulla base all’ammontare complessivo delle somme dovute, senza gli interessi di mora e sanzione.
A seguito della presentazione delle rate e dell’importo complessivo dovuto, il debitore dovrà farsi carico del debito e potrà scegliere o di pagare secondo le date prestabilite, oppure potrà scegliere di pagarle in un’unica soluzione. Se il pagamento rateale non avverrà entro le date previste, la rottamazione cartelle equitalia, non varrà più e bisognerà provvedere successivamente, al pagamento anche degli interessi di mora e di sanzione, che erano stati eliminati, grazie alla richiesta di rottamazione.
Come fare la richiesta di rottamazione cartelle Equitalia
La richiesta per la rottamazione cartelle Equitalia, può essere effettuata tramite gli sportelli dell’agenzia. Bisogna ricordare, che gli uffici, sono rimasti locati sempre negli stessi edifici. L’unica differenza e che non ci si recherà più presso le sedi di Equitalia, ma nelle sedi dell’Agenzia delle Entrate e di Riscossione.
La richiesta di rottamazione delle cartelle, può essere effettuata anche dal vostro commercialista o ragioniere, in quanto in possesso delle giuste autorizzazioni, per apporla al posto vostro.
Infine, la rottamazione Equitalia, può essere effettuata anche presso il nuovo portale dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione. Per accedere al portale bisogna essere in possesso delle giuste credenziali, queste possono essere richieste anche attraverso la registrazione al sito Agenzia delle Entrate oppure al portale dell’Inps.
Come pagare le rate della rottamazione equitalia
I pagamenti delle rate, come abbiamo accennato, sono scadenziati in diverse durante tutto il 2018. Il pagamento di queste può avvenire direttamente in Banca, alla Posta o ai tabacchini autorizzati mediante il bollettino postale ricevuto per posta.
Se invece si desidera pagare tutte le cartelle esattoriali in un’unica soluzione è necessario fare un veramento unico, per via telematica, entro il 30 Maggior 2018. Le rate della rottamazione devono essere pagate obbligatoriamente entro la data prescritta sul bollettino.
Per chi non riuscirà a pagare le rate, nella formula preposta, la Legge di Bilancio 2018, ha previsto molto probabilmente una rottamazione bis delle cartelle Equitalia. Questa però non è ancora stata confermata, quindi si consiglia di procedere innanzi tutto al pagamento delle rate, onde evitare provvedimenti per il recupero dei crediti attraverso il pignoramento dell’immobile o presso terzi.
Può interessare: cartelle esattoriali, cosa succede con la chiusura di equitalia