Coniuge a carico, quanto spetta e a chi. Quali sono le detrazioni che si possono richiedere per il coniuge e quali i requisiti per ottenere l’assegno per il coniuge a carico.
Oltre agli assegni familiari per i figli, sia la moglie sia il marito, possono ottenere gli assegni per il coniuge a carico. Il termine coniuge a carico si utilizza per definire, quando, uno dei due guadagna una cifra irrisoria e che quindi il sostegno economico deriva principalmente da uno solo di questi.
Al fine, di agevolare le famiglie monoreddito, è stato dunque introdotto un assegno dedicato al coniuge e che viene calcolato direttamente in busta paga, una volta che se n’è fatta richiesta. Oltre all’assegno che può essere usufruito solo in determinate condizioni economiche, le detrazioni coniuge a carico permettono di beneficiare anche di uno sconto sull’Irpef, al momento della dichiarazione dei redditi.
Quando il coniuge viene considerato “a carico”
Il coniuge a carico è colui che non raggiungendo un reddito che possa sostentarlo durante l’anno, viene sostenuto dalla moglie o dal marito.
Quando un membro della famiglia è a carico, come il coniuge in questo caso, il suo reddito complessivo non dev’essere superiore ai 2.840,51 euro, il valore è considerato al lordo degli oneri deducibili. Se il coniuge supera questa somma, non può essere più considerato fiscalmente a carico, quindi non si potranno ottenere delle detrazioni in merito.
Nel calcolo della soglia di reddito pari a 2.840,51 euro, non sono presenti solo i compensi da lavoro, ma vengono incluse tutte le voci che possono contribuire al calcolo della cifra lorda del reddito complessivo.
Nel calcolo della soglia, vengono considerate:
- le retribuzioni corrisposte al coniuge da Enti internazionali, dalle rappresentanze consolari o diplomatiche.
- le retribuzioni ottenute da enti privati per le missioni di beneficienza, dalla Santa Sede, dalla Chiesa Cattolica e da tutti gli enti da essa controllati
- il reddito da lavoro dipendente prestato anche all’estero, in via continuativa o esclusiva, con a capo del contratto di lavoro, soggetti residenti nello Stato Italiano.
- reddito di attività autonome, reddito d’impresa, assoggettato all’imposta sostitutiva del regime fiscale avantaggiato per i lavoratori in mobilità e l’imprenditoria giovanile.
- il reddito d’impresa e il lavoro autonomo in regime forfettario o per gli esercenti di attività imprenditoriali, artigiane e professionali.
- il reddito calcolato sulla cedolare secca delle locazioni
Quali sono le detrazioni Irpef per il coniuge a carico
Le detrazioni Irpef per il coniuge a carico, dipendono dal reddito ISEE familiare, quindi dall’importo complessivo dato del reddito di entrambi i coniugi. In base al reddito, cambia l’importo della detrazione Irpef che è possibile ottenere al momento della dichiarazione e della compilazione del 730.
Il valore dell’assegno, dunque è diverso in base al reddito:
- Se il soggetto richiedente ha un reddito complessivo al di sotto dei 15.000 mila euro, l’importo della detrazione sarà pari a 800 euro.
- Per chi ha un reddito complessivo tra i 15.000 mila euro e i 40.000, l’assegno è pari a 690 euro.
- Tutti coloro che hanno un reddito compreso tra i 40.000 mila euro e gli 80.000 mila euro potranno ottenere una detrazione pari a 690 euro. Superati gli 80.000 mila euro di reddito non sarà possibile ottenere nessuna detrazione per il coniuge a carico.
La detrazione fiscale viene aumentata di:
- 10 euro se il reddito complessivo è tra i 29.000 mila euro e i 29.200
- 20 euro, se il reddito è tra i 29.200 euro e i 34.700
- 30 euro, se il reddito è superiore ai 34.700 ma non a 35.000 mila
- 10 euro se il reddito è al di sopra dei 35.100 euro ma al di sotto dei 35.200 euro.
Per altre informazioni: coniuge a carico, calcolo detrazioni
Assegno familiare coniuge a carico
Quando si ha il coniuge a carico, oltre ai figli o se si è una coppia senza figli, è possibile accedere anche a un’altra forma di prestazione a sostegno del reddito. Questi sono gli assegni familiari per coniuge a carico e possono essere ottenuti solo se si possiedono i requisiti.
Per ottenere un assegno familiare mensile per il coniuge è necessario che quest’ultimo, abbia un reddito che non superi i 2840,51 euro. Come per la detrazione fiscale, anche per ottenere l’assegno, concorrono alla somma del reddito tutti i punti sopracitati.
Assegni familiari coniuge a carico: a chi spettano
Gli assegni familiari per il coniuge a carico, sono erogati direttamente dall’Inps, per tutti i lavori che fanno richiesta e sono in possesso dei requisiti richiesti. L’importo dell’assegno familiare è diverso per ogni lavoratore, in base al reddito di famiglia prodotto e quindi dall’importo dell’ISEE familiare.
Possono ottenere gli assegni familiari per il coniuge:
- tutti i dipendenti della amministrazioni pubbliche
- dipendenti delle forze armate
- statali
- dipendenti privati assunti a tempo indeterminato
Gli assegni familiari per il coniuge, possono essere richiesti anche da tutti coloro che sono in possesso della partita IVA, che operino sia come commercianti o imprenditori, attraverso la compilazione del modello ANF/DIP.
Coniuge a carico: come richiedere gli assegni familiari
Gli assegni familiari per il coniuge a carico devono essere richiesti di anno in anno. Le varie categorie di lavoratori che sono ammesse per la richiesta e che vogliono ottenere gli assegni familiari, possono fare sia richiesta al proprio datore di lavoro, sia direttamente all’Inps.
In entrambi i casi, bisognerà compilare il modello apposito e consegnarlo al datore di lavoro che lo trasmetterà all’Inps, oppure è possibile rivolgersi al CAF e richiedere direttamente l’importo dell’assegno familiare per il coniuge a carico all’Inps.
L’assegno familiare s’è erogato dal datore di lavoro, viene dato mensilmente in base all’importo dovuto. In alternativa, è possibile ottenere un assegno che comprende tutta la somma annuale, questo viene erogato direttamente dall’Inps.