O perché si decide di andare a vivere da soli. O perché si inizia una convivenza con il proprio partner o ci si sposa. Oppure perché sorge l’esigenza di trasferirsi in una nuova città per motivi di lavoro o di altro tipo. Sono molteplici le situazioni che si nascondono dietro la necessità di prendere una casa in affitto. Si tratta di un passo importante che va spesso curato nei minimi dettagli. L’abitazione resta infatti per tutti un nido in cui trascorrere molto tempo. Trovare una soluzione che risulti accogliente e piacevole è perciò consigliabile, nella maggior parte dei casi. In questo articolo vedremo allora cosa occorre fare per prendere casa in affitto.
Prendere casa in affitto: i passaggi indispensabili
Nel momento in cui occorre o si vuole prendere casa in affitto, si palesano diversi passaggi che devono necessariamente essere seguiti: a partire dalla scelta dell’immobile fino agli accordi sul canone e sulla tipologia contrattuale. In taluni casi, gli accordi possono avvenire direttamente tra privati, quindi tra affittuario e proprietario di casa. In altri, si può ricorrere all’intervento di un’agenzia immobiliare, con professionisti del settore che fanno da intermediari per realizzare tutti gli step necessari che conducono alla firma del contratto di locazione.
Questa seconda opzione risulta certamente più onerosa sotto il profilo economico, poiché prevede tanto per l’affittuario quanto per il locatore l’esborso di una cifra destinata al pagamento del servizio offerto dall’agenzia. A prescindere da questo, si tratta comunque di un’alternativa più rapida sul fronte delle tempistiche. E, soprattutto, tutela entrambe le parti da possibili raggiri.
Scegliere una casa da prendere in affitto
Una volta che si hanno bene in mente le caratteristiche che la casa da affittare deve possedere, a partire dall’ubicazione fino al canone mensile da versare, ci si può rivolgere direttamente a un’agenzia immobiliare. In alternativa, si possono controllare gli annunci di locazione disponibili online, sulla stampa locale o su appositi periodici dedicati all’ambito immobiliare. Può essere inoltre utile fare dei giri nelle zone di proprio interesse, verificando l’eventuale presenza di appartamenti che espongono il classico cartello “Affittasi”.
Dopo aver individuato una o più soluzioni che corrispondono alle proprie esigenze, è sufficiente contattare i numeri di telefono o le e-mail di riferimento, chiaramente indicati negli annunci.
A questo punto si fissano degli appuntamenti per visitare la casa. È infatti fondamentale non firmare nessun contratto senza aver prima preso completa visione dell’immobile in cui si andrà a vivere. Per avere informazioni adeguate sull’eventuale condominio nonché sulla vivibilità della zona prescelta, può essere inoltre utile entrare in contatto con chi abita nelle immediate vicinanze. Questa semplice accortezza serve per evitare spiacevoli situazioni in cui ci si può inconsapevolmente ritrovare in futuro.
Prima di procedere con la scelta definitiva è poi consigliabile valutare anche eventuali alternative, sforzandosi di non cadere nella facile trappola del colpo di fulmine che può risultare rischiosa.
La stipula del contratto
Si passa successivamente alla firma del contratto, dopo aver discusso con chiarezza il canone, tutto ciò che è incluso in tale cifra e le tempistiche di versamento dell’affitto mensile. Per poter procedere con la stipula del documento, il proprietario dell’immobile è tenuto a consegnare all’inquilino il cosiddetto Ape, ovvero l’Attestato di prestazione energetica.
Gran parte dei contratti prevedono un deposito cauzionale che l’affittuario deve preferibilmente consegnare al momento della firma, dopo che è stato raggiunto un accordo definitivo con il proprietario. Per legge, il totale della cauzione non può mai superare le tre mensilità di affitto. Il versamento deve essere inoltre tracciato. L’ideale è quindi ricorrere a un bonifico bancario o a un assegno.
Per essere in regola, scansando così eventuali problematiche, anche tutti i versamenti relativi alle future mensilità di affitto vanno adeguatamente tracciati.
Riguardo il contratto, ne esistono svariate tipologie che differiscono a seconda delle esigenze delle parti coinvolte. Una volta scelta l’opzione migliore e in grado di soddisfare tanto il locatario quanto il locatore, si può procedere con la stesura che deve essere redatta da un professionista del settore, di cui ambe le parti possano fidarsi. In presenza di un agente immobiliare intermediario è il professionista stesso a occuparsene.
Quando il contratto è pronto, si procede infine con la firma e con la rispettiva registrazione del documento presso gli uffici di competenza, un compito svolto anche in questo caso dall’agente immobiliare o da un professionista del settore.
A partire da quel momento l’affittuario può entrare di diritto nella casa, dimostrandosi pronto a rispettare tutti i doveri chiaramente esposti nel contratto.
Anche il proprietario dell’immobile è ovviamente soggetto a una serie di diritti e di doveri. Per creare un buon rapporto duraturo è naturalmente consigliabile che ambe le parti rispettino quanto pattuito ed evidenziato nero su bianco.