Koulibaly “Futuro? A Napoli sto bene e penso a giocare”

Ad andare via da Napoli per adesso non ci pensa proprio: mai come in questo momento il mercato è un pensiero lontano perchè c’è un campionato da finire al meglio per poi provare a farsi largo in Champions. Kalidou Koulibaly si racconta alla “Gazzetta dello Sport”, a partire dalle voci sul suo futuro che continuano a rincorrersi. “La mia famiglia sta molto bene a Napoli e questo mi rende felice – le parole del difensore senegalese – Sento dire che andrò via, ma io qui sto bene, non capisco perché si debba parlare di mercato quando non c’è niente all’orizzonte. Ogni giorno ce n’è una nuova. Io mister 100 milioni? A me non piace questa etichetta. Il prezzo lo fanno i dirigenti. Io sono solo un giocatore che pensa a dare il cento per cento in campo e ad aiutare i compagni”. Koulibaly è anche consapevole che “nel calcio non si sa mai cosa succede. Non ho mai parlato con la società per andare via. Se dobbiamo trovare una soluzione la troveremo, ma io non ho mai parlato di mercato. Leggo anch’io sui giornali del mio futuro. Ma io voglio pensare soltanto a giocare, sono al 100 per cento del Napoli e mi dà fastidio essere accostato, ogni giorno, a questo o a quel club europeo. Vedremo cosa deciderà il presidente, se mi proporrà il prolungamento del contratto, cosa che, dunque, mi permetterebbe di concludere qui la carriera – apre Koulibaly – Al momento, ho ancora tre anni di contratto: sono tanti, e non sto pensando a null’altro se non al Napoli”. Il centrale senegalese non ha vissuto finora la sua miglior stagione (“Ho pagato la partecipazione alla Coppa d’Africa, mi sono portato dietro la fatica, il fisico non mi seguiva, reagiva poco”) ma “ora conto di recuperare il tempo perduto. Il lavoro fatto all’interno dello spogliatoio e quello sul campo, quotidianamente, lo si vede dai risultati che stiamo ottenendo, Coppa Italia compresa”. In questo senso “l’arrivo di Gattuso ha portato una ventata di ottimismo, ha dato fiducia a tutti noi, e la seconda parte di campionato sta evidenziando un grande Napoli. Senza l’ammutinamento le cose sarebbero potute andare diversamente? Non dobbiamo pensare al passato, sono cose successe e non possiamo cambiarle. Abbiamo chiarito tutto, ed è inutile vivere di rimorsi, dobbiamo guardare al futuro e credere nel lavoro che stiamo facendo. Dobbiamo preparare bene la Champions. Saranno partite secche e sicuramente non dal pronostico scontato – avverte Koulibaly – In campionato, poi, dobbiamo affrontare ancora Milan, Inter, Lazio, le motivazioni ci sono”. A proposito di Champions, l’8 agosto il Napoli scenderà in campo a Barcellona per affrontare i blaugrana nel ritorno degli ottavi: si riparte dall’1-1 del San Paolo. “Conosciamo il loro valore, ma anche noi abbiamo giocatori di livello e possiamo competere. Poi, l’idea di poter fare qualcosa di unico rende ancora tutto più suggestivo. Al Camp Nou non andremo in gita, mi sento di garantirlo per tutti i compagni”. Koulibaly rivela poi di aver ricevuto una telefonata di Osimhen, attaccante del Lille accostato agli azzurri. “Abbiamo parlato del razzismo, gli ho detto che venendo a Napoli non avrà di questi problemi, sceglierà la città giusta. Anch’io ho provato l’amarezza dell’insulto razzista, ma mai a Napoli. L’ho tranquillizzato, gli ho detto che se dovesse venire, avrà la migliore scelta. Poi, il resto dovranno farlo i dirigenti”.
(ITALPRESS).

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