La polizia maltese sta indagando su quanto avvenuto nei giorni scorsi a bordo di uno dei traghetti che ospitavano 425 migranti per la quarantena prima dello sbarco. Un gruppo avrebbe minacciato con dei coltelli l’equipaggio e avrebbe anche tentato di fare esplodere l’imbarcazione. Il primo ministro Robert Abela ha rivelato che i membri delle forze armate di Malta erano pronti a salire a bordo, ma è stato deciso di non procedere. “I migranti a bordo dei traghetti hanno iniziato a protestare e la situazione a bordo è diventata più difficile quando i migranti hanno usato i coltelli e hanno minacciato l’equipaggio di fare esplodere uno dei traghetti, l’Europa II”, ha detto Abela.
Nelle ultime ore i membri dell’equipaggio sono stati in tribunale per dare la loro testimonianza. Solo tre paesi europei – Francia, Lussemburgo e Portogallo – hanno dichiarato il loro impegno con l’Unione europea di accettare alcuni di questi migranti a cui è stato permesso l’ingresso a Malta dopo 40 giorni in mare. Nel frattempo, la Commissione europea ha informato il governo maltese che non potrà beneficiare dall’assistenza finanziaria per coprire le spese di questa missione. Alla luce della crisi migratorie che Malta sta affrontando, la situazione attuale ha creato rabbia tra i maltesi contro le istituzioni europee. Sono state organizzate diverse proteste contro gli sbarchi dei migranti e la mancanza di azione e assistenza da parte dell’Ue. Un’altra manifestazione, questa volta contro il razzismo, è stata organizzata davanti al parlamento contro il razzismo.
(ITALPRESS/MNA).