Dopo il crollo del mese di marzo (-20%) e una prima ripresa in aprile (+5%), a maggio le intenzioni d’acquisto degli italiani sono cresciute del 32,5% rispetto al mese precedente riavvicinandosi ai livelli pre-codiv. È quanto rileva l’Osservatorio Mensile Findomestic di giugno, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra. La propensione all’acquisto c’è, ma gli italiani devono fare i conti con un bilancio familiare messo a dura prova dall’emergenza sanitaria: circa uno su 4, alla fine di maggio, si è dichiarato colpito dalla crisi per reddito o per occupazione: il 29% ha subito una forte flessione del reddito e il 26% degli intervistati non lavora a causa della crisi. Non a caso il 49% ha intaccato i propri risparmi e il 37% è preoccupato per la propria situazione economica. Dopo tre settimane di riaperture il 22% è tornato a spendere come prima, qualcuno anche di più (4%), ma 7 consumatori su 10, ad oggi, ammettono di spendere meno rispetto alla fase ante Coronavirus: il 30% di questi, pur avendo le possibilità e la voglia di spendere, aspetta che il contesto migliori, il 28% limita le spese solo perché la crisi lo ha reso più prudente e attento al risparmio.
LO SHOPPING POST-COVID TRA ANSIA E INSOFFERENZA. Sei italiani su 10 non sono ancora tornati a fare shopping: il 28% è frenato dagli attuali protocolli sanitari in vigore e il 31% non ha ancora avuto occasione di farlo. Tra chi è tornato sul punto vendita, l’84% ha notato che l’esperienza di acquisto è notevolmente cambiata: se il 12% ha apprezzato le maggiori attenzioni ricevute, il 37% ha avvertito l’ansia di dover fare in fretta, il 22% ha mostrato insofferenza per le nuove regole, ancor più che per il timore di essere contagiato (17%). C’è, poi, chi entra nel punto vendita solo perché non affollato (15%) e chi in questo contesto si trova a preferire l’online (13%).
E-COMMERCE COME IN QUARANTENA. Quasi la metà degli italiani (47%) ha incrementato gli acquisti attraverso l’e-commerce in quarantena e il 70% degli intervistati, a fine maggio, dopo quasi un mese dalla “riapertura”, non ha intenzione di ridurre i livelli di acquisto online. Il 23% è talmente soddisfatto che prevede addirittura di incrementare il ricorso all’acquisto digitale.
ALLE AZIENDE I CONSUMATORI CHIEDONO MENO COMUNICAZIONE EMOZIONALE E PIU’ OFFERTE. L’Osservatorio Mensile Findomestic di giugno rileva che solo il 27% è rimasto soddisfatto di una comunicazione delle aziende basata su messaggi emozionali come “andrà tutto bene” e “ripartiamo assieme”, mentre il restante 73% si aspettava cose più concrete come offerte adeguate (42%), condizioni di favore per i clienti (21%), informazioni sulle novità di prodotto e servizi (18%) e chiarimenti sulla nuova organizzazione e sui sistemi di sicurezza dei punti vendita (14%). Non a caso, a fine maggio il 42% degli intervistati dichiara che ci sono poche offerte e promozioni, il 10% non ne vede affatto. Solo il 6% ne vede molte e il 28% abbastanza. Anche per questo, in base alle offerte presenti sul mercato, se per il 46% è un momento buono o abbastanza buono per acquistare, per il 54% non ci sono le condizioni.
INCENTIVI E “RIAPERTURE” RILANCIANO LE INTENZIONI D’ACQUISTO. Dopo il lockdown gli italiani sono tornati a programmare viaggi e vacanze (+38,9% rispetto ad aprile) e ritrovano la voglia di uscire di casa: ne è la riprova il fatto che la propensione d’acquisto di prodotti per il fai-da-te, per l’entertainment domestico come TV e Hi-fi e piccoli elettrodomestici è scesa rispettivamente del 4,0%, 9,5% e 5,4%.
La diffidenza verso il trasporto pubblico – troppo affollato – unita all’incentivo del Governo per l’acquisto di biciclette e monopattini, ha portato a un boom nelle intenzioni di acquisto per e-bike (+114,4% su aprile) e a un incremento del +28% per le auto nuove e del 38,1% per i motoveicoli.
Il Decreto Rilancio sta sostenendo la ripresa del settore casa: le intenzioni di avviare lavori di ristrutturazione sono cresciute del 37,5% rispetto ad aprile così come quelle di installare impianti fotovoltaici e solari/termici: rispettivamente +156,7% e +112,8% sul mese precedente. In aumento anche la voglia di mobili ed accessori di arredo: +9,6%. Analogo andamento per i grandi elettrodomestici come lavatrici, asciugatrici o frigoriferi, tra le prime voci d’acquisto rimandate durante la quarantena e che ora sfruttano la scia delle ristrutturazioni.
La nuova dimestichezza digitale degli italiani forzata dal lockdown traina il comparto tecnologia: a maggio le intenzioni d’acquisto di PC e smartphone sono cresciute del 10 e 15,8% e per i tablet del 14,1%.