Sostenere lo sport significa sostenere la ripartenza del Paese: bene gli aiuti in questa fase di emergenza sanitaria ma per il futuro serve di più. Per Vito Cozzoli questi primi mesi alla guida di Sport e Salute non sono stati facili data la pandemia “ma il bilancio è positivo – racconta a ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento – Il governo ha avuto il grande merito di dare dignità ai lavoratori sportivi attraverso il riconoscimento dell’indennità mensile da 600 euro ma dobbiamo pensare anche al futuro, non accontentarci di misure emergenziali: forse è arrivato il momento di strutturare degli interventi che possano assicurare allo sport un futuro diverso”. Cozzoli pensa a misure come “una fiscalità di vantaggio, una deducibilità delle spese sportive, il credito d’imposta per le sponsorizzazioni e gli investimenti nello sport. Perchè non pensare a un bond che metta insieme pubblico e privato per sostenere lo sport in ambito sociale o il riconoscimento previdenziale degli operatori sportivi? L’industria sportiva vale almeno 30 miliardi nel nostro Paese e può dare un grandissimo contributo alla ripartenza e allo sviluppo economico”. Per Cozzoli “lo sport oggi può essere strategico per il futuro del Paese in termini fisici, mentali e di ripartenza. Forse non abbiamo valorizzato fino ad oggi le potenzialità dello sport sia sotto il profilo sociale ed educativo che come industry del nostro Paese”. Per quanto riguarda il Coni, “con Malagò c’è un ottimo rapporto umano. Sport e Salute, Coni e Federazioni devono improntare il proprio rapporto alla leale collaborazione. Lealtà e collaborazione sono due lavori sportivi e lavorando più insieme potremo dare un contributo decisivo al futuro del nostro sport, bisogna fare squadra, nel rispetto dei ruoli, per essere il più possibile concreti anche in questo momento, che è di disagio ma anche di opportunità di ripartenza”. Oggi, intanto, riapre la piattaforma per i collaboratori sportivi che non hanno ancora presentato la domanda per il bonus da 600 euro per aprile e maggio. “Coloro che invece hanno già percepito l’indennità di marzo non devono ripresentare domanda e in queste ore stanno ricevendo anche quella dei successivi due mesi. Per venerdì contiamo di effettuare 120 mila bonifici”.
(ITALPRESS).
Cozzoli “Sport strategico per la ripartenza del Paese”
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