“Che le cose siano così, non vuole dire che le cose debbano andare così. Quando si tratta di rimboccarsi le maniche e cambiare c’è un prezzo da pagare, è allora che si preferisce lamentarsi piuttosto che fare”. Con le parole di Giovanni Falcone, nel giorno del ricordo del giudice antimafia, il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha aperto la consueta conferenza stampa per illustrare il lavoro fatto e i programmi futuri. Dopo settimane di polemiche, in piena emergenza Coronavirus, oggi Arcuri ha messo la parola fine sul tema mascherine: “La partita delle mascherine è risolta, ci abbiamo messo due settimane, abbiamo un campionamento delle farmacie che ci da’ un risultato confortante. Sono tante o sono poche due settimane ce lo dira’ la storia – ha aggiunto – ma il prezzo e’ rimasto a 50 centesimi, oggi la salute non ha il costo che aveva prima, anzi un costo piu’ basso essendo riusciti ad azzerare l’Iva. Non c’e’ piu’ differenza di classe e reddito, tutti possono acquistare le mascherine ad un prezzo che non e’ ne’ alto ne basso ma un prezzo giusto”.
Mascherine che saranno distribuite anche nelle scuole, come ha assicurato il commissario: “Con il ministro Azzolina stiamo predisponendo le dotazioni di dispositivi di sicurezza che devono essere disponibili in tutte le scuole il 17 giugno quando inizieranno gli esami di maturità, esami che devono essere fatti in assoluta sicurezza”. Archiviata la questione Arcuri ha anticipato che “il nostro banco di prova della prima macchina di produzione di mascherine ha terminato il suo lavoro, ha iniziato a produrre le mascherine, ne produrra’ 2 milioni a settimana, sono chirurgiche di tipo 2. Sono un prodotto assolutamente in linea con i requisiti sanitari e con questa produzione da settembre potremo avere 20 milioni di mascherine al giorno e poco dopo fino a 31 milioni”.
Da lunedì partirà l’esame sierologico “con il personale della Croce rossa, sara’ l’indagine campionaria piu’ massiccia, 150mila italiani ci aiuteranno a capire di piu’ come si comporta il virus e saperlo fronteggiare meglio,aspettiamo con ansia i risultati” ha spiegato augurandosi che i “reagenti non diventino le mascherine della fase due”.
“Abbiamo fatto una richiesta nazionale e internazionale che si e’ conclusa nei giorni scorsi, lo stato dell’arte e’ che in Italia sono stati fatti in media 63mila tamponi al giorno, ieri 75380, malgrado gli scettici siamo il paese che fa piu’ tamponi al mondo”, ha sottolineato. Per fare i tamponi servono anche i reagenti o dei kit, abbiamo l’obiettivo di fare piu’ tamponi. Il ministero della Salute sta rivedendo la strategia di contenimento anche su questo punto. Dobbiamo trovare il maggior numero di reagenti”. In vista dell’estate il commissario, contando sul “buon senso dei governatori” auspica vacanze in sicurezza: “E’ indispensabile garantire il turismo soprattutto al Sud, non penso servano patenti di sicurezza, servono buonsenso e collaborazione”. Infine conferma che “la app Immuni arrivera’ sul mercato a cavallo della fine del mese, mancano 8 giorni e non ci sara’ nessun ritardo”.
(ITALPRESS).