Soprattutto nelle grandi città ma non solo, una figura professionale in cui risulta piuttosto comune imbattersi è quella del portiere di condominio. A chi si occupa di questo mestiere sono attribuiti diversi incarichi, che spaziano dalla pulizia dell’edificio fino alla sua sorveglianza. In questo articolo scopriremo come diventare portiere di condominio, quali sono i requisiti necessari e altre curiosità riguardanti questa utile figura lavorativa.
Diventare portiere di condominio: i requisiti
Per diventare portiere di condominio non sono richiesti particolari titoli né tantomeno apposite qualifiche professionali. L’essere in possesso di un diploma di scuola superiore è già un ottimo requisito. Anche il possesso di attestati riguardanti specifici corsi di formazione può rappresentare un elemento favorevole in più per svolgere questo tipo di professione.
Nel ventaglio di ulteriori caratteristiche di una certa utilità per diventare portiere di condominio, vi sono anche:
- La conoscenza di nozioni di contabilità e di sicurezza;
- La capacità di relazionarsi con cortesia e discrezione;
- La precisione;
- L’affidabilità;
- La disponibilità;
- L’attenzione;
- L’empatia per instaurare un rapporto cordiale e duraturo con i vari condomini;
- La capacità di Problem Solving per saper affrontare con prontezza le varie problematiche a cui si può andare incontro nella gestione di un immobile, sotto il profilo della manutenzione ma non solo.
Portiere di condominio: il rapporto di lavoro
Il portiere viene generalmente nominato dall’Amministratore del condominio e dai diversi condomini nel corso di un’assemblea dedicata. Oltre a un compenso, questa figura può ricevere anche un appartamento senza l’obbligo di dover pagare l’affitto, ubicato all’interno del palazzo in cui svolge la propria attività.
Il rapporto di lavoro che contraddistingue la figura del portiere di condominio prevede tutti i diritti previsti dalla legge per qualsiasi tipologia di rapporto professionale dipendente: dai permessi straordinari al giorno di riposo settimanale, passando per la malattia, le ferie, il congedo matrimoniale nonché la maternità. A regolare l’attività del portiere di condominio intervengono infatti le apposite direttive previste dal Contratto Collettivo Nazionale di categoria.
I compiti del portiere di condominio
Tra le varie mansioni eseguite dal portiere di condominio rientrano:
- La sorveglianza degli spazi comuni come l’androne, il portone o l’ascensore;
- La pulizia e la cura delle aree comuni dell’edificio ed eventualmente del giardino e del cortile, in molti casi in collaborazione con una ditta di pulizie o con un’altra figura professionale addetta alle pulizie;
- Lo smistamento della corrispondenza dei condomini che non giunge nelle rispettive cassette postali, come nel caso di raccomandate o di pacchi consegnati a domicilio;
- L’accensione e lo spegnimento del riscaldamento.
Quanto guadagna un portiere di condominio
Il lavoro del portiere di condominio è disciplinato dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CNNL) per i dipendenti di proprietari di fabbricati stipulato da Confedilizia con i sindacati CGIL-CISL e UIL. Il Contratto determina l’inquadramento, le fasce retributive e le indennità di questa figura professionale.
Lo stipendio del portiere di condominio varia in base alle tabelle retributive stabilite dal CCNL e alle specifiche mansioni che gli competono. Sono perciò previsti vari livelli di inquadramento con relativa retribuzione. Lo stipendio medio si aggira tuttavia sui 1150-1200 euro, cifra a cui si aggiungono gli scatti di anzianità previsti dal Contratto Collettivo Nazionale.
Nei casi in cui il portiere non usufruisca di alloggio all’interno dello stabile, sono previsti dei rimborsi per ogni vano e delle indennità per le specifiche mansioni.
A questa figura professionale spettano per diritto almeno 26 giorni di ferie ogni anno, da cui sono escluse le festività, le domeniche e il Santo Patrono.
Da dove iniziare
La professione di portiere di condominio è consigliabile soprattutto alle persone che provengono da altri settori di servizi, come ad esempio gli uscieri, gli operai o gli elettricisti, nei casi in cui desiderino cambiare mestiere o abbiano perso il proprio lavoro.
Per poter intraprendere il percorso che permette di diventare portiere di condominio è raccomandabile consegnare il proprio Curriculum alle Agenzie del lavoro della propria città o a società che si occupano di servizi. Risulta inoltre utile presentare la propria figura professionale agli Amministratori condominiali.