“Com’è che solo oggi le banche sono diventate ‘di rilevanza strategica’, a protezione giustificata ‘da ragioni di sicurezza’? Se lo sono, lo sono sempre. E se non lo sono, non lo sono mai. Non possono essere tali a intermittenza. Se quanto si sostiene oggi fosse stata (come è) cosa pacifica anche qualche anno fa, la riforma Renzi contro le Popolari (che ha consegnato al capitale estero fiorenti banche, facendo strame – anche – di una gran parte delle banche di territorio rimaste) non sarebbe, all’evidenza, stata mai varata”.
Così il presidente di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani, in merito alla golden power al settore creditizio. “Se alcuni anni fa si fosse tenuto presente che fu il sistema delle banche di territorio a preservare la concorrenza fra banche – la Banca d’Italia le difendeva per questo – e a trasformare il Paese da agricolo in industriale, proprio finanziando quel sistema delle piccole e medie imprese che costituiva, e costituisce, la nostra ricchezza nazionale e che oggi non ha invece più riferimenti o quasi, se questo si fosse tenuto presente, certo non si sarebbe fatto quel che si è fatto”, spiega Sforza Fogliani. “Non si sarebbe accettato supinamente il pensiero unico della finanza internazionale perfino anticipando per decreto legge il bail-in, così che siamo stati l’unico Paese, ad oggi e credo per sempre, in cui esso è stato applicato. Sono interrogativi, e pensieri, inquietanti. Ma speriamo servano, almeno, per il futuro. La storia ci insegna che, dopo ogni pandemia le cose non sono mai più andate come prima. Nel nostro secolo, speriamo sia così anche per il settore del credito. Di ricchezza bancaria, perlomeno in Italia, ne abbiamo già distrutta anche troppa”, conclude il presidente di Assopopolari.
(ITALPRESS).
Banche, Sforza Fogliani “Vanno sempre tutelate”
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