Al giorno d’oggi poter mettere da parte qualche risparmio in prospettiva di necessità future è decisamente una buona prassi. Per poterlo fare esistono vari strumenti. Uno di questi è il libretto postale che può essere aperto singolarmente ma anche cointestato tra più persone. Ma come funziona questo strumento offerto dalle Poste Italiane? Scopriamolo.
Che cos’è un libretto postale
Il libretto postale di risparmio è un apposito prodotto per il risparmio, le cui origini storiche possono essere datate pochi decenni dopo l’Unità d’Italia, più esattamente nel 1875.
Il libretto postale è legato alla Cassa Depositi e Prestiti ed è inoltre garantito dalla Repubblica Italiana per qualsiasi somma che vi è stata versata. Si tratta inoltre di uno strumento fruttifero. Le cifre messe da parte permettono infatti di ottenere degli interessi, seppur modesti, che vengono liquidati su base annuale in data 31 dicembre, ma solo nel caso in cui sul libretto risultino più di 250 euro e nel caso in cui il prodotto sia stato sottoposto a movimenti almeno una volta nell’anno trascorso.
Libretto postale cointestato
Il libretto postale di risparmio può essere intestato a un solo soggetto ma può essere anche cointestato fino a un massimo di quattro persone maggiorenni. Nel caso di cointestazione, i titolari hanno la possibilità di operare autonomamente su di esso. Ma per poterlo fare, al momento dell’apertura del libretto è necessario inserire la clausola di “pari facoltà di disposizione”.
Chi può prelevare
Se la clausola “pari facoltà di disposizione” viene adottata, qualunque intestatario del libretto ha il diritto di prelevare, recandosi alle Poste. Per poter evitare problematiche e brutte sorprese, le Poste offrono tuttavia l’opportunità di stabilire delle limitazioni sul libretto, così da richiedere la presenza di tutti i cointestatari per procedere con i prelievi o eventualmente anche con i versamenti.
Esiste comunque la possibilità di effettuare operazioni per delega, presentando allo sportello delle Poste un’apposita lettera debitamente firmata dai vari cointestatari e accompagnata dalle fotocopie dei documenti di questi ultimi.
Successione del libretto postale cointestato in caso di morte di un intestatario
Cosa accade invece al libretto nel caso in cui uno degli intestatari muoia? La successione di un libretto postale cointestato può risultare in taluni casi problematica. Per la quota della persona defunta, che deve essere considerata come uguale alla quota degli altri cointestatari, subentrano gli eredi legittimi e gli eventuali testamentari.
La prassi da seguire per la successione prevede di presentarsi all’Ufficio Postale:
- Con un certificato di morte;
- Con la dichiarazione in cui si attesta l’identità di tutti gli eredi che subentrano al posto del defunto, anche nel caso in cui il loro numero dovesse far superare il limite dei quattro cointestatari.
In presenza della documentazione necessaria, inizia la successione del libretto postale di risparmio che viene conclusa in breve termine. Nel caso gli eredi siano a conoscenza del fatto che il defunto possedeva una quota superiore, hanno la possibilità di farne richiesta ma esclusivamente presentando adeguata documentazione che ne attesti il diritto.
Come chiudere il libretto
La chiusura di un libretto postale con intestatario singolo o cointestato necessita delle stesse tempistiche. L’estinzione avviene generalmente circa tre giorni lavorativi dopo la presentazione della richiesta. Trascorso questo lasso di tempo, la somma da liquidare e gli eventuali interessi maturati nel corso degli anni vengono consegnati all’intestatario o ai cointestatari del libretto.
La richiesta di estinzione può avvenire direttamente presso un qualsiasi Ufficio Postale dislocato sul territorio italiano, previa esibizione di un documento di riconoscimento in corso di validità accompagnato dalla consegna del libretto.
Quando il libretto è cointestato, il personale dell’Ufficio Postale in cui è stata effettuata la richiesta, si limita ad accoglierla. Successivamente, l’Ufficio Postale ha tuttavia l’obbligo di inoltrare ai vari cointestatari un’immediata comunicazione riguardante la domanda di chiusura del libretto, per poter così accertare il rispettivo consenso.