“E’ senza dubbio una situazione assai complessa, inattesa e difficile, dinanzi alla quale lo sport a mio avviso deve porsi come alleato dell’Italia nel processo di ripresa che, prima o poi, ci sarà”. Il presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, commenta così il momento difficile della scherma e dello sport in generale per via della pandemia di Covid-19. “Noi, come Federazione, ci siamo sin dal primo momento attenuti alle varie determinazioni governative, giungendo sino all’annullamento delle gare ed allo stop all’attività agonistica – sottolinea all’Italpress il numero uno della Fis – Poi è arrivato anche lo stop all’attività agonistica internazionale. Fortunatamente, in chiave Tokyo2020, siamo riusciti a conquistare l’aritmetica certezza della qualificazione olimpica in tutte e sei le armi, senza dover attendere le ultime tappe di Coppa del Mondo che però sono state rinviate a maggio. Adesso, però, è nostro compito, in quanto dirigenti, pensare anche a quando tutto questo sarà finalmente passato, certi che andrà tutto bene, ma soprattutto fiduciosi che quanto prima potremo tornare nelle nostre palestre, a sentire il rumore delle lame, la gioia dei più piccoli in pedana ed anche l’urlo di vittoria dei nostri atleti di punta”. Tra raziocinio e ottimismo, Scarso individua in maggio il mese in cui la situazione potrà stabilizzarsi per tornare ad una relativa normalità: “Per come sta evolvendo la pandemia – ammette il dirigente siciliano – credo che, al netto di eventuali auspicabili accadimenti, sarà difficile poter riprendere a pieno ritmo l’attività agonistica nazionale, all’indomani delle festività pasquali. Inoltre, la chiusura delle palestre comporterà anche una doverosa tempistica riservata agli allenamenti ed alla ripresa delle condizioni degli atleti che saranno chiamati ad affrontare i primi appuntamenti. Credo che il mese di aprile sarà dedicato a questo e spero che maggio possa vederci nuovamente riprendere la stagione, sebbene la parte più significativa sia stata irrimediabilmente ed inevitabilmente condizionata”. Domani il presidente del Cio, Thomas Bach, sentirà le federazioni internazionali sul tema delle qualificazioni olimpiche. E c’è chi ipotizza uno slittamento dei Giochi Estivi di Tokyo2020: “Io credo che il rinvio sarebbe il male minore. Chiaramente spero che tutto possa essere confermato, ma guardando all’evoluzione della pandemia ed al coinvolgimento di sempre più Paesi, credo sia difficile pensare che si possa andare a Tokyo già nel mese di luglio. L’auspicio – conclude Scarso – è che ogni decisione, a qualunque livello, tenga conto però della priorità della salute pubblica rispetto ad altri tipi di interessi, come ad esempio quelli economici”.
(ITALPRESS).
Scarso “Il rinvio di Tokyo2020 sarebbe il male minore”
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