Corepla ha reso nota, per voce del suo presidente, Antonello Ciotti, la propria posizione circa la partecipazione dell’Italia al Patto Europeo della Plastica (European Plastic Pact), sottoscritta a Bruxelles dal ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, in occasione del lancio ufficiale dell’iniziativa. L’idea del Patto era stata promossa lo scorso anno dal Ministro francese per la Transizione Ecologica e dal Ministro olandese per le Infrastrutture e l’Acqua, e conta attualmente circa 90 aderenti tra istituzioni governative e non governative, associazioni di categoria e aziende private. “Pur valutando positivamente lo sforzo fatto nel redigere un Patto che convogli tutte le forze verso l’implementazione di un modello circolare di trattamento degli imballaggi in plastica – ha sottolineato il presidente Antonello Ciotti – Corepla rimane critico circa la possibilità di fughe in avanti di singoli Paesi o di singole aziende che non consentano un’armonizzazione delle norme europee ma, al contrario, una frammentazione di attività e di regolamentazioni con il rischio di rallentare i processi decisionali in materia”. “Inoltre – continua Ciotti – si nota come nel Patto non ci sia alcuna enfasi sull’obbligo di ridurre i conferimenti in discarica, tanto che tra i firmatari ci sono alcuni Paesi che registrano percentuali di conferimento ancora molto elevate, e che le eventuali scelte di soluzioni alternative agli imballaggi in plastica non vengano definite in base ad appropriati LCA sulla vita complessiva degli imballaggi alternativi, ma unicamente sulla spinta della riduzione dell’uso della plastica”.
(ITALPRESS).
Patto Europeo Plastica, Ciotti “No fughe in avanti”
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