Permesso di occupazione suolo pubblico permanente o momentaneo. Tariffe delle varie città d’Italia, iter da seguire, come fare e a chi rivolgersi.
Il permesso di occupazione del suolo pubblico (OSP) può essere di tipo transitorio o permanente in base al tipo di attività da svolgere.
Permesso di occupazione del suolo pubblico
Ogni comune ha le sue delibere in materia di permessi di occupazione del suolo pubblico. Tali permessi sono generalmente concessi sia agli esercizi commerciali, sia ai privati che intendono avvalersi del suolo pubblico per diverse esigenze come l’installazione di una tenda solare o per effettuare un trasloco.
Cosa occorre per ottenere l’autorizzazione a occupare il suolo pubblico?
Per ottenere la concessione dell’occupazione di suolo pubblico bisogna rivolgersi al proprio Comune di appartenenza, esporre il progetto e pagare la tariffa richiesta dal comune.
Per ottenere l’autorizzazione sarà necessario presentare:
- Domanda in carta legale.
- Disegni e grafici quotati a firma di un tecnico abilitato.
- Pagamento intestato al servizio di tesoreria del comune di appartenenza
Questa è la documentazione da presentare per chi intende chiedere un permesso permanente. Tale documentazione è necessaria per gli esercizi commerciali che intendono occupare il marciapiede o parte della strada per installare chiostri, tavolini, sedie, tende solari o altri tipi di coperture.
Se il vostro Comune è grande e dislocato in più strutture, per la richiesta di permesso per l’occupazione del suolo pubblico dovete rivolgersi al Settore / Ufficio Urbanistica oppure Ufficio di trasformazione edilizia, per la parte tecnica relativa all’installazione di tende e chioschi su suolo pubblico.
In molti comuni, le attività commerciali che richiedono un permesso di occupazione del suolo pubblico devono rivolgersi all’Ufficio delle Attività Produttive o all’Ufficio delle Aree Pubbliche.
Per l’occupazione di suolo pubblico al fine di poter aggiungere un’aiuola, una fioriera o dei passi carrabili, sarà necessario rivolgervi all’Ufficio Trasporti e Viabilità. Per tutte le informazioni circa le tariffe e i costi richiesta dal comune di appartenenza, vi basterà richiedere la tabella al Ufficio Tributi.
In molti comuni, per fare domanda di occupazione del suolo pubblico è disponibile un modulo da compilare. Al modulo vanno allegati i disegni tecnici firmati dal geometra. In alcuni comuni è necessario presentare la documentazione in busta chiusa (e ottenere una ricevuta) oppure da spedire direttamente al sindaco con raccomandata A/R. Per conoscere le modalità di richiesta, è sempre opportuno telefonare all’ufficio relazioni con il pubblico del proprio comune di appartenenza.
Occupazione del suolo pubblico, costi e tariffe
Le tariffe variano da comune a comune e non solo, in molti comuni di Italia vi è una classificazione delle aree urbanistiche della città, così la tariffa della zona A può differire dalla zona B, anche di molto! Il suolo pubblico posto nel centro storico della città, vedrà delle tariffe di certo più salate.
Alla tariffa, si aggiungerà anche il pagamento di un surplus sulla tassa dei rifiuti solidi oltre alla tassa di occupazione. Oltre alle tariffe richieste dal comune, ci sono delle spese fisse per l’OSP.
Per la domanda, infatti, servono 2 marche da bollo da 16 euro cad. Il canone di occupazione spazi e aree pubbliche (COSAP) differisce anche al tipo di attività. Per l’occupazione di suolo pubblico richiesta da un montacarichi in fase di trasloco, la spesa richiesta per un giorno di lavoro può andare da 80 ai 150 euro.
Per installare un semplice serbatoio in un centro abitato, la tariffa può essere anche di solo 80 euro all’anno. Per le occupazioni permanenti in genere, il costo è a metro quadro e si può parlare di 20 – 200 euro al metro quadro all’anno.
Occupazione del suolo pubblico, tempi di attesa per ottenere il permesso
Le tempistiche richiesta dal Comune variano. In un grande centro abitato si può arrivare a tempi di attesa di 45 – 50 giorni mentre in genere, nei piccoli centri, i tempi di attesa per ottenere il permesso di occupazione del suolo pubblico sono di pochi giorni.
Permesso di occupazione suolo pubblico, proroga
Se non vi sono state discontinuità, il rinnovo dell’autorizzazione può avvenire mediante un’autocertificazione. Non è necessario ripetere l’intero iter di richiesta. L’autocertificazione può essere redatta in forma libera ma, in genere, i comuni dispongono di modelli predisposti da sottoscrivere al momento della proroga.