Da Quintana a Formolo, ad aprile torna il Giro di Sicilia

Da Siracusa a Mascali, passando per Licata, Selinunte, Mondello, Termini Imerese, Caronia e Sant’Agata di Militello. Alla Bit di Milano, nel padiglione della Regione Siciliana, è stata presentata l’edizione 2020 del Giro di Sicilia, 693 chilometri di corsa, in programma dall’1 al 4 aprile, organizzato in collaborazione con Rcs. Quattro frazioni sull’isola che ospiterà anche tre tappe del prossimo Giro d’Italia (dal 12 al 14 maggio), oltre che la Grande Partenza del 2021. Si intensifica, così, il connubio tra sport e turismo, con quattro giorni che permetteranno di attraversare e conoscere la Sicilia in ogni suo aspetto, non solo quello sportivo, ma anche quello culturale, eno-gastronomico e turistico. “Per il secondo anno consecutivo si correrà nell’Isola una competizione ciclistica prestigiosa come il Giro di Sicilia – le parole di Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana – Il mio governo ha voluto proseguire nel rapporto di collaborazione con il gruppo RCS Sport per un’iniziativa che tende a proiettare su palcoscenici prestigiosi l’immagine di una regione candidata sempre di più a guadagnare consensi in ogni settore. Siamo convinti che i percorsi unici e suggestivi, le bellezze architettoniche incomparabili, insieme alla passione per uno sport popolare e di antica tradizione come il ciclismo possano proporci all’attenzione generale”.

“La Sicilia vuole smettere di galleggiare, di spendere risorse a macchia di leopardo, ma vuole puntare sui grandi eventi come questo – gli fa eco Manlio Messina, assessore regionale al Turismo – Il percorso di questa edizione racconta le bellezze della regione, ogni chilometro della corsa è una storia a sé, con colori, sapori e odori diversi. Con il Giro di Sicilia, le tre tappe del Giro d’Italia e la partenza della corsa rosa in programma nel 2021, torniamo sui grandi palcoscenici internazionali”, ha aggiunto Messina. Un impegno importante che non ha spaventato gli organizzatori, desiderosi di fare un ulteriore passo avanti rispetto all’edizione del 2019: “E’ un anno che lavoriamo – ha proseguito l’assessore -, subito dopo la conclusione dell’ultimo Giro ci siamo messi al lavoro per rendere ancora più bello questo appuntamento. Siamo orgogliosi di ciò che siamo riusciti a fare”. La Rai seguirà la corsa da vicino con due ore di diretta ogni giorno, ma saranno in totale 120 le televisioni collegate che trasmetteranno il Giro di Sicilia in oltre 100 Paesi nel mondo. Annunciati al via il vincitore dell’edizione 2019 Brandon McNulty, il vincitore del Giro d’Italia 2014 Nairo Quintana, il campione italiano in carica Davide Formolo e il siciliano Giovanni Visconti. “Con la Regione Siciliana abbiamo fatto un grande lavoro per riportare il Giro d’Italia in questa regione e il Giro di Sicilia nel calendario del ciclismo internazionale – ha sottolineato Paolo Bellino, ad e direttore generale di RCS Sport – Le immagini della corsa contribuiranno a promuovere una terra straordinaria qual è la Sicilia, un luogo unico per andare in bicicletta in tutte le stagioni”. “E’ un Giro dalle caratteristiche interessanti – ha aggiunto Mauro Vegni, direttore Ciclismo di RCS Sport -, perché daremo spazio ai velocisti, ai fondisti ma anche agli scalatori, con l’ultima tappa che interesserà l’Etna sul versante che poi verrà affrontato anche nel prossimo Giro d’Italia. Trattandosi di una corsa di quattro giorni chi sbaglia non avrà poi il tempo di recuperare, in questo senso l’Etna potrebbe essere determinante per la vittoria finale – ha chiosato Vegni – La Sicilia ha un rapporto ormai datato con il ciclismo, devo dire che questo ritorno fa piacere non solo come organizzatori, ma anche come italiani perché la Sicilia è una regione bellissima, quindi serviva proporre qualcosa che potesse promuovere questo meraviglioso territorio che è fatto di arte, cultura, storia ed eccellenze eno-gastronomiche”.
(ITALPRESS).

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