Come probabilmente sa la maggior parte dei nostri lettori, la partita IVA è un codice numerico che l’Agenzia delle Entrate attribuisce a tutti quei soggetti che esercitano un’attività di impresa che sia rilevante ai fini della tassazione e, in particolar modo, di quella sul valore aggiunto (IVA).
Nel nostro Paese la partita IVA si compone di 11 cifre e, fortunatamente, la sua correttezza e la sua validità possono essere facilmente verificate mediante alcuni strumenti online che sono stati progettati a questo scopo e che sono gratuitamente a tua disposizione.
Cerchiamo dunque di comprendere come puoi verificare una partita IVA in pochi secondi, sia che si tratti di un codice italiano, che di un codice comunitario.
Verificare la partita IVA con l’Agenzia delle Entrate
Evidentemente, il modo più semplice per poter verificare la partita IVA è quello di ricorrere a uno specifico servizio dell’Agenzia delle Entrate e, dunque, andare alla “fonte”. Il controllo è naturalmente gratuito e, in pochi istanti, ti permetterà di comprendere se hai davanti a te una partita IVA valida o meno.
Una volta che avrai cliccato nel link sopra citato dovrai semplicemente indicare la partita IVA che hai sottomano nell’apposito campo, inserire il codice di sicurezza indicato (il c.d. captcha) e quindi cliccare sul tasto di conferma.
In pochi istanti l’Agenzia delle Entrate ti fornirà lo stato della partita IVA (è ancora attiva, è sospesa o è cessata?), il titolare della stessa (ditta individuale o persona giuridica) e le date rilevanti sulla partita IVA (come ad esempio l’inizio, la sospensione e la cessazione).
Come verificare una partita IVA comunitaria
Oltre a verificare la partita IVA nazionale, in maniera simile puoi anche effettuare la verifica della partita IVA comunitaria, nel caso in cui tu voglia effettuare tale attività non per un titolare di partita IVA italiana, ma di un Paese dell’Unione Europea.
Hai in questo caso due diverse alternative.
La prima è quella di ricorrere al servizio VIES dell’Agenzia delle Entrate, mentre la seconda è quella di fruire del servizio della Commissione Europea, che risulta essere titolare dei dati del VIES.
Anche in questo caso, si tratta di una verifica rapidissima, considerato che tutto ciò che ti sarà richiesto di fare è indicare la partita IVA comunitaria nell’apposito campo, e indicare lo stato di appartenenza del soggetto che, apparentemente, risulta essere titolare del numero di Partita IVA.
Come è composta la partita IVA nazionale
Un primo metodo di effettuazione di un controllo preliminare sulla corretta della partita IVA puoi tuttavia effettuarlo… dando uno sguardo al modo con cui viene composta la partita IVA!
Ricorda infatti che in Italia tutte le partite IVA sono composte da 11 campi, con i primi 7 numeri che indicano il contribuente, i successivi 3 che invece sono il codice identificativo dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha provveduto a rilasciare la partita IVA, mentre l’ultima cifra ha un ruolo di controllo.
Rammenta infine che il numero di partita IVA rimane invariato anche se si cambia il domicilio fiscale, e che costituisce un dato essenziale per dichiarazioni fatture e altro ancora.
Cos’è il VIES
Nelle scorse righe abbiamo parlato anche di partita IVA comunitaria e VIES. Che cosa si intende con tali termini?
La partita IVA comunitaria è un codice che consente di operare con soggetti di Paesi che sono diversi da quello proprio. Per poter “abilitare” la propria partita IVA ad essere comunitaria, è sufficiente richiedere l’inclusione nel VAT Information Exchange System, il VIES, che individua la piattaforma di trasmissione delle informazioni tra soggetti titolari di IVA.
Dunque, se hai già una partita IVA nazionale e desideri operare con altri clienti che si trovano al di fuori dei nostri confini, ma in ambito Unione Europea, non dovrai far altro che richiedere l’iscrizione al VIES, sempre mediante il sito internet dell’Agenzia delle Entrate.