“La spina dorsale della nostra economia sono le piccole e medie imprese, ma è vero che in alcuni settori la competizione è ridotta a pochi soggetti globali. Dunque sarà necessario rivedere le regole sulla concorrenza. In alcuni settori, quelli più globalizzati, la nostra analisi delle posizioni di mercato sarà in riferimento al livello mondiale per favorire l’emergere di competitors europei. In tutti gli altri settori, invece, continueremo ad analizzare il mercato europeo per tutelare l’interesse dei consumatori”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un’intervista a la Repubblica. Poi, spiega di avere tre sogni: “Durante i miei cinque anni di mandato vorrei riuscire a dimostrare che il Green deal conviene a tutti, vorrei uscire dallo stallo sulle politiche migratorie e vorrei rinforzare l’euro”. Secondo von der Leyen “in Italia la drammatica portata del cambiamento climatico si avverte già, basta pensare a Venezia, ma bisogna capire che è anche una enorme opportunità per le Pmi e non solo. Penso ai vostri agricoltori che hanno produzioni eccellenti e nel Green deal abbiamo la strategia ‘Farm to fork’ che sostiene la produzione regionale di alta qualità. L’Italia è parte dell’Alleanza per creare una catena di produzione europea delle batterie elettriche e può fare molto sulle energie alternative”.
Quanto alla situazione in Libia “Deve essere chiaro che in Libia non può esserci una soluzione militare. La Libia soffre per la presenza di attori esterni che provano a influenzarne il futuro. La Ue è compatta nel sostenere il processo di pace condotto dalle Nazioni Unite e nel dire che l’unica soluzione possibile passa per un accordo diplomatico e politico tra tutti gli attori libici”. Infine, in tema di immigrazione, per la presidente “l’Italia negli ultimi anni ha fatto un lavoro straordinario e ora dobbiamo essere più solidali. Dobbiamo uscire dallo stallo con un approccio comprensivo basato su misure su cui già c’è consenso tra governi e altre rinnovate per trovare un accordo. Porteremo nuove idee sul trattato di Dublino e sull’asilo. Servono confini esterni forti, un approccio comune sull’asilo all’interno del Continente e forti investimenti esterni nei paesi di origine dei migranti. Tutti i governi europei dovranno contribuire per avere una vera condivisione degli oneri. Inoltre dovremo lavorare a vie legali per chi vuol venire a lavorare in Europa”.
(ITALPRESS).
UE, VON DER LEYEN “RIVEDERE REGOLE SULLA CONCORRENZA”
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