Cane che abbaia in condominio: cosa fare quando in condominio c’è uno o più cani che abbaiano, magari anche di notte. Sentenze della cassazione e leggi.
Nell’articolo dedicato agli animali domestici in condominio abbiamo chiarito che: nessun regolamento anche se antecedente alla legge di riforma 220/2012, può vietare di possedere un animale domestico in condominio. Nello stesso approfondimento abbiamo chiarito, però, che ci sono delle norme di comportamento da adottare per detenere, in armonia, gli animali domestici in condominio.
Cane che abbaia in condominio, cassazione e sentenze
Stando alle ultime sentenze della Cassazione, abbaiare non è un diritto del cane, almeno non lo è quando questo lede alla tranquillità del condominio e del vicinato.
Non si tratta di una sentenza sbagliata neanche dal punto di vista degli animalisti. Il principio è semplice: se i cani abbaiano sono turbati, quindi non vivono bene. Un cane abbaia continuamente solo se stressato. Chi abita in appartamento dovrebbe provvedere a far fare più e più volte passeggiate al cane, arrivando anche a quattro o più passeggiate al giorno per i cani di taglia grande.
La Suprema Corte sezione penale, con la sentenza del 7 febbraio 2017, n.5613, ha confermato ancora una volta che il proprietario dei cani che abbaiano è responsabile del disturbo che arrecano al vicinato.
Si tratta di un indirizzo interpretativo consolidato e piuttosto ricorrente. Se in condominio ci sono dei cani che abbaiano di giorno e di notte, pregiudicano la tranquillità del vicinato e arrecano disturbo al riposo.
Il Tribunale, con la sentenza citata in precedenza, ha condannato la proprietaria di due cani che disturbavano la quiete di un condominio, a una sanzione pecuniaria.
Quando si finisce in tribunale, le sentenze di casi analoghi spesso prendono questa piega. Tuttavia, in alcuni tribunali è richiesto che sia più di un singolo condomino a lamentare il fastidio in base a come è stato presentato il caso.
Per alcuni tribunali non occorre «la prova dell’effettivo disturbo di più persone, essendo sufficiente l’idoneità della condotta a disturbarne un numero indeterminato (per tutte, Sez. 3, n. 8351 del 24/6/2014, C., Rv. 262510)».
In pratica, se il cane abbaiando sta disturbando un singolo condomino, di conseguenza arreca fastidio perché l’abbaiare in sé rappresenta una condotta disturbante che può ledere al riposo e alla quiete del condominio intero.
Cane che abbaia in condominio, cosa fare
La prima cosa da fare è parlare civilmente con il proprietario responsabile dell’animale domestico ed esporre le proprie perplessità. Se un semplice dialogo non basta, è possibile procedere con la scrittura di una diffida di sollecito. Meglio evitare toni minacciosi. Informare semplicemente il proprietario che è necessario che preda dei provvedimenti al fine di non produrre rumori disturbanti. La lettera va inoltrata mezzo posta raccomandata a/r al proprietario del cane, per mera conoscenza potrebbe essere opportuno inviarla anche all’Amministratore del condominio (non è necessario per legge ma è consigliato).
Qualora il proprietario del cane non dovesse prendere provvedimenti, si procede a sottoporre la questione in tribunale. Se più condomini riferiscono l’intollerabilità dell’abbaiare del cane, è meglio intraprendere un’azione collettiva.
«l’attitudine dei rumori a disturbare il riposo o le occupazioni delle persone non va necessariamente accertata mediante perizia o consulenza tecnica, di tal che il Giudice ben può fondare il proprio convincimento su elementi probatori di diversa natura, quali le dichiarazioni di coloro che sono in grado di riferire le caratteristiche e gli effetti dei rumori percepiti, si che risulti oggettivamente superata la soglia della normale tollerabilità (per tutte, Sez. 3, n. 11031 del 5/2/2015, M., Rv. 263433».
Non è necessario l’intervento di un tecnico ma, in piena autonomia, è possibile fare ricorso a prove documentali quali la registrazione audio o video-audio effettuate durante l’abbaiare del cane. Si possono eseguire anche rilevazioni fonometriche dirette eseguite da un tecnico. Tale prove renderebbero la testimonianza più credibile così da far capire al giudice che l’abbaiare dei cani in condominio è tale da disturbare la quiete del condominio.