Il decreto quota 100 è il provvedimento che ha introdotto nel nostro ordinamento una prestazione economica, erogata a domanda, e rivolta a quei lavoratori dipendenti e autonomi che maturano i requisiti previsti dalla legge nel periodo sperimentale, tra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021.
Tantissimi italiani hanno già beneficiato di questo provvedimento nel triennio di “test”, e altri potrebbero farlo nel corso dei prossimi mesi.
Ma chi può beneficiarne? Come funziona? E come fare domanda di accesso a tali prestazioni? Scopriamolo insieme con questo breve approfondimento!
Chi può beneficiarne
In termini sintetici, il decreto quota 100 permette ai lavoratori che ne hanno i requisiti di andare in pensione un po’ prima rispetto a quanto avrebbero potuto fare con il sistema previgente, con una riduzione proporzionale dell’assegno previdenziale.
A poter beneficiare di tale provvedimento sono tutti i lavoratori che risultano essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e alle forme sostitutive ed esclusive della AGO, gestite dall’INPS, oltre ai lavoratori iscritti alla Gestione separata.
Di contro, alla prestazione non può accedere il personale che appartiene alle Forze Armate, quello delle forze di Polizia e di Polizia penitenziaria, e ancora il personale operativo del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e il personale della Guardia di Finanza.
Requisiti decreto quota 100
Per poter conseguire la pensione di cui al decreto quota 100 è necessario che il lavoratore smetta di lavorare alle dipendenze del proprio datore, privato o pubblico, se in possesso di un’età anagrafica non inferiore ai 62 anni e un’anzianità contributiva non inferiore a 35 anni.
Inoltre, Il requisito contributivo deve invece essere quello di 35 anni di contribuzione, a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato, da calcolarsi al netto di malattie, disoccupazioni e/o prestazioni equivalenti, se richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.
Decorrenza
Considerato che la disciplina funziona in maniera diversa a seconda che il datore di lavoro sia pubblico o privato, cerchiamo di occuparci in modo distinto del tema iniziando proprio dai dipendenti privati.
In particolar modo, possono accedere a quanto previsto dal decreto quota 100 i lavoratori dipendenti di datori di lavoro NON pubblici, con decorrenza:
- 1 aprile 2019 se hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018;
- dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti se hanno maturato gli stessi a decorrere dal 1 gennaio 2019.
Per quanto invece concerne i lavoratori dipendenti, la decorrenza è:
- 1 agosto 2019 per coloro che hanno maturato i requisiti entro il 29 gennaio 2019;
- dopo sei mesi dalla maturazione dei requisiti se perfezionano i requisiti dal 30 gennaio 2019 in poi.
Come fare la domanda per il decreto quota 100
È possibile presentare la domanda per la pensione quota 100 attraverso il sito internet INPS, se in possesso del dispositivo INPS, attraverso l’applicativo “Domanda di pensione anzianità / anticipata Quota 100”.
In alternativa, è pur sempre possibile presentare la domanda tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. O ancora tramite enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Maggiori informazioni
È possibile disporre di maggiori informazioni su quanto stabilito dal decreto quota 100 andando a consultare il sito internet inps.it nella sezione delle Prestazioni e servizi e, di qui, su Pensione quota 100.
In alternativa, per sottoporre all’istituto previdenziale un caso più specifico, è pur sempre possibile contattare l’ufficio territoriale competente, al fine di poter chiarire con l’ente un problema più particolare. Ricordiamo tuttavia che anche in questo caso gli enti di patronato e gli intermediari dell’istituto potranno fornire un servizio di consulenza dedicato.