“È un po’ come vincere l’oro alle Olimpiadi”. Con queste parole Enrico Bartolini ha commentato sul palco del Teatro Municipale di Piacenza l’assegnazione delle tre stelle Michelin 2020. Il suo “Enrico Bartolini al Mudec” a Milano entra così nell’empireo degli chef più stellati d’Italia ed è anche l’unico tre stelle nel capoluogo lombardo. Tra novità e conferme nel Teatro Municipale di Piacenza, che per la prima volta ha ospitato la prestigiosa cerimonia, sono stati svelati i nomi degli chef dei migliori ristoranti d’Italia per la guida Rossa che dal 1900 accompagna i viaggiatori di tutto il mondo. Tutti riconfermati i dieci tre stelle assegnati nel 2019: Le Calandre a Rubano (Padova); Osteria Francescana a Modena; Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo); Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio/Runate; Piazza Duomo a Alba (Cuneo); Enoteca Pinchiorri a Firenze; La Pergola a Roma; St.Hubertus a San Cassiano (Bolzano); Reale a Castel di Sangro, e Uliassi a Senigallia. In Italia sono 374 i ristoranti stellati, 328 quelli con una stella, 35 quelli con due e 11 quelli con tre.
La Campania fa il pieno delle nuove stelle Michelin con ben sei ristoranti su trenta. Le nuove stelle sono: Da Gorini di Gianluca Gorini di Bagno di Romagna, Agostino Iacobucci di Castel Maggiore a Bologna; Apostelstube di Mathias Bachmann a Bressanone; L’asinello di Senio Venturi a Castelnuovo Berardenga (Siena); Santa Elisabetta di Rocco De Santis a Firenze; Ana Karime Lopez Kondo di Gucci Osteria da Massimo Bottura a Firenze; Antonello Sardi di Virtuoso – Tenuta Le tre virtù a Scarperia/Lucignano (Firenze); Lunasia di Luca Landi a Viareggio; Petit Royal di Paolo Griffa a Courmayeur; Glicine di Giuseppe Stanzione ad Amalfi; Monzù di Luigi Lionetti a Capri; La Tuga di Adriano Dentoni Litta a Ischia; George Restaurant di Domenico Candela a Napoli; Il flauto di Pan di Lorenzo Montoro a Ravello; Jose Restautant di Domenico Iavarone a Torre del Greco; Idylio By Apreda di Francesco Apreda a Roma; Atelier di Giorgio Bartolucci a Domodossola; Fre di Bruno Melatti a Monforte d’Alba Condividere di Federico Zanasi a Torino; Casamatta di Pietro Penna a Manduria; Memorie di Felix Lo Basso di Felice Lo Basso a Trani; Otto Geleng di Roberto Toro a Taormina; Zash di Giuseppe Raciti a Riposto Catania; Impronte di Cristian Fagone a Bergamo; L’aria di Vincenzo Guarini a Blevio Como; Villa Nanni di Alessandro proietti Refrigeri a Stradella; L’Alchimia di Davide Puleio Milano; It Milano di Aldo Ritrovato a Milano; Storie d’amore di Davide Filippetto a Borgoricco Padova. Assegnata una stella anche al ristorante Il Parco di Villa Grei di Forte dei Marmi, chiuso però per lavori a novembre. I nuovi due stelle sono: Glam Enrico Bartolini di Donato Ascani a Venezia; La Madernassa di Michelangelo Mammoliti a Guarene (Cuneo). Confermano una delle due stelle: Al sorriso a Soriso (No), Locanda Don Serafino a Ragusa, Vissani a Baschi (Tr), Locanda Margon a Ravina (Tn). Come ogni anno tanta curiosità attorno ai nomi che da oggi potranno fregiarsi del riconoscimento. Ad assegnare le stelle gli ispettori Michelin che rispettano una serie di criteri. Come ha sottolineato Marco Do, direttore comunicazione Michelin Italia, si tratta di “qualità delle materie prime, padronanza della cottura, personalità dello chef che emerge dalla carta, costanza delle prestazioni nel tempo, buon rapporto qualità prezzo, armonia dei sapori”. Sono stati assegnati anche i premi speciali Michelin 2020: Passion for Wine offerto dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino è stato assegnato a Rino Billia de Le Petite Restaurant di Cogne; Servizio di Sala offerto da Coppini Arte Olearia a Sara Orlando, Locanda di Orta a Orta San Giulio; Chef Mentor offerto da Eberhard & Co. a Gennaro Esposito di Torre del Saracino a Vico Equense; Giovane Chef offerto da Lavazza Davide Puleio del ristorante L’Alchimia di Milano. Il premio Chef donna offerto da Veuve Cliquot nel 2019 è stato assegnato a Martina Caruso. La prossima edizione è attesa per la primavera 2020.
Nella guida 2020 ci sono anche i Bib Gourmand, ovvero i ristoranti dal buon rapporto qualità-prezzo. Sono 266 di cui 25 novità. L’Emilia-Romagna ne ha 33, confermandosi la regione con più Bib Gourmand con 33, alle sue spalle il Piemonte con 32.
La guida 2020 sarà disponibile in libreria dal 7 novembre, mentre già dal pomeriggio di oggi la app sarà pronta per essere scaricata. ”Piacenza – ha commentato la sindaca Patrizia Barbieri, aprendo la cerimonia – è una città di eccellenze enogastronomiche e questa è un’opportunità per la città costruita con un lavoro di squadra con Michelin. Se Michelin è esplorare il mondo, per noi oggi è avere il mondo a Piacenza. E’ un orgoglio e un grande piacere“. La città emiliana succede a Reggio Emilia e Parma, capitale italiana della cultura 2020, nella presentazione della prestigiosa guida nel segno di quella food valley divenuta un marchio di attrazione turistica.
“Nel 2015 – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – abbiamo lanciato la via Emilia Experience come prodotto turistico. In cinque anni le presenze turistiche sono cresciute fino a 60 milioni. La guida Michelin fa bene, dà prestigio, ma porta turisti e indotto economico”. Intanto l’Emilia-Romagna si prepara ad un altro evento internazionale targato Michelin nella primavera 2020 a Parma con la presentazione della Guida Main Cities of Europe.
(ITALPRESS).
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