Complice anche l’avvento di una lunga serie di trasmissioni televisive dedicate al mondo culinario, sono sempre di più i giovani italiani che si stanno domandando come diventare chef.
Ebbene, abbiamo una notizia non proprio positiva da darti: la passione per la cucina è importante ma… non può essere l’unico requisito di cui devi dotarti se vuoi diventare chef. Scopriamo insieme che cosa ti serve!
La scuola
In primo luogo, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe suggerirti, non è certo necessario essere diplomato in un istituto professionale per servizi alberghieri per poter diventare chef.
È tuttavia vero che una buona formazione conseguita in questi istituti può fungere da punto di partenza qualificato per poter entrare nel mondo del lavoro più celermente e con minori “traumi”.
In particolare, già dopo i primi tre anni di studio si otterrà la qualifica professionale che permette di accedere al mondo del lavoro, mentre se si proseguono gli studi per altri due anni, si otterrà il diploma di maturità e la qualifica professionale di tecnico dei servizi di ristorazione o tecnico dei servizi turistici, a seconda della strada intrapresa.
Le specializzazioni
Fermo restando quanto sopra introdotto, se vuoi ottenere un migliore specializzazione in termini formativi, puoi iscriverti in un corso universitario, come quello della gestione dei servizi turistici, o di economia del turismo. Anche in questo caso, è bene che tu sappia che non si tratta di strade obbligate: molto spesso è sufficiente dotarsi di una buona specializzazione “alberghiera”, come quella che puoi ottenere al termine del primo triennio di studi nell’istituto di cui sopra, ovvero operatore di cucina, operatore di sala e bar, e operatore di ricevimento.
Questi percorsi ti permetteranno di ottenere conoscenze utili su alimenti e tecniche di cucina, permettendoti di ottenere una cultura personale e culinaria che non ti sarà comunque sufficiente, visto e considerato che dovrai affinarle con formazioni e tirocini successivi.
Tieni anche conto che puoi benissimo saltare tutto quanto sopra riassunto, e optare per una scuola privata. Nel nostro Paese ci sono delle scuole di cucina note in tutto il mondo, e ti potranno certamente aprire le porte per una formazione di grandissimo livello internazionale.
Tanta gavetta
Considerato poi che non basta lo studio per diventare chef, il nostro suggerimento è quello di iniziare fin da subito con la gavetta. Ti sarà molto utile, ti permetterà di apprezzare sacrifici e meriti del lavoro, e di darti delle nuove responsabilità che riuscirai a portare sempre dietro con te.
Ricorda poi che tra cuoco e chef c’è una grossa differenza terminologica e… non solo. Generalmente il termine “cuoco” viene utilizzato per individuare “chi cucina”, in un bar, in un ristorante o in un qualsiasi locale in cui si servono i piatti. Di contro, lo chef è generalmente colui che ha ottenuto una esperienza e una competenza di livello superiore, e per capacità e conoscenze può dunque ritenersi non certo un “entry-level” nel mondo della cucina.
In fase conclusiva, ricongiungiamoci con quanto abbiamo affermato in apertura. La sola passione non ti sarà sufficiente per poterti costruire una carriera da chef, ma la riteniamo comunque un elemento fondamentale, che dovrai rivitalizzare, giorno per giorno, permettendoti così di poter sostenere una carriera che ci auguriamo sia la più brillante possibile.
Dunque, non dimenticare mai di aggiornarti, di studiare, di sperimentare e di guardare con curiosità alle “altre cucine”. Spesso è proprio da questa curiosità che otterrai le migliori soluzioni per poter strutturare un nuovo menu o una nuova tecnica culinaria che potrà avvicinarti al successo che stai cercando tra i fornelli. E, magari, ti permetterà di arrivare ai premi e ai riconoscimenti più ambiti, come le Stelle della Guida Michelin!