Come forse sai già, la separazione consensuale è la possibilità data dalla legge italiana ai coniugi che intendono volersi separare di comune accordo.
Proprio questa condivisione di intenti permette ai coniugi di potersi separare in maniera più semplice e rapida rispetto all’alternativa principale, rappresentata dalla separazione giudiziale.
Ma come funziona? E quanto costa la separazione consensuale?
Cos’è la separazione consensuale
Abbiamo in parte già affermato quanto sia importante cercare di arrivare a una separazione consensuale, un obiettivo spesso non facile per i coniugi.
Nel caso, tuttavia, in cui marito e moglie riescano ad arrivare a un’intesa sugli argomenti più importanti del loro allontanamento, potranno rivolgersi privatamente ad un avvocato, o ciascuno al proprio di fiducia, per poter formalizzare l’intesa raggiunta.
Se non riterranno conveniente optare per la negoziazione assistita, o non ricorrano le condizioni di formalizzazione della separazione in maniera autonoma in Comune, l’accordo dovrà essere omologato in Tribunale, mediante apposito provvedimento.
Separazione con ricorso in Tribunale o negoziazione assistita
Come abbiamo anticipato nel corso del precedente paragrafo, la procedura consensuale può perfezionarsi con il ricorso presso la Cancelleria del Tribunale o mediante la negoziazione assistita.
Nel primo caso, il ricorso dovrà essere indirizzato al Presidente della Cancelleria del Tribunale ove i coniugi, o uno dei coniugi, ha la residenza o il domicilio.
All’interno del ricorso dovrà essere riportato in maniera chiara e dettagliata i termini dell’accordo raggiunto, e tutti i documenti che potrebbero essere utili per poter ricostruire nella maniera più completa l’intesa.
Terminati gli adempimenti, entro 5 giorni dalla data di ricezione del ricorso il Presidente del Tribunale fissa l’udienza alla quale i coniugi devono personalmente comparire, al fine di giungere a uan conciliazione e, in caso positivo, emanare il decreto di omologazione delle condizioni indicate nel ricorso. È da questo momento che decorre il termine di 6 mesi utile per poter chiedere il divorzio.
La seconda procedura prevede invece la negoziazione assistita. Tale procedura, breve, non si svolge in Tribunale, e si avvale più semplicemente della stesura di un accordo di separazione da parte dei rispettivi avvocati dei coniugi.
L’accordo, una volta sottoscritto da entrambi i coniugi, dovrà essere preso in esame dal Pubblico Ministero e poi trasmesso all’ufficiale dello stato civile.
Tempi e costi della separazione consensuale
Ma in quanto tempo ci si può separare in via consensuale? E quanto costa la separazione consensuale e tutto il processo utile per arrivare a questo obiettivo?
Purtroppo, non possiamo certamente estrarre dei dati di eccessiva sintesi. Tuttavia, possiamo sicuramente affermare che i tempi della separazione consensuale sono sicuramente molto più rapidi rispetto a quelli della separazione giudiziale.
Nella migliore delle ipotesi, con la negoziazione assistita, ad esempio, l’intero processo potrà concludersi in poche settimane.
Per quanto poi attiene i costi del procedimento di separazione consensuale, anche in questo caso possiamo evidenziare come gli oneri siano più contenuti rispetto a quelli che i coniugi dovrebbero affrontare nel processo di separazione per via giudiziale.
Ad ogni modo, al fine di rispondere al quesito che abbiamo posto, possiamo certamente sancire che l’onorario di base per un avvocato che assista il coniuge per la separazione si oscilli in media sui 1.000 euro, con un tetto massimo di 3.000 euro.
Si tenga infine conto che la separazione consensuale, laddove non vi siano figli minori e/o figli non autosufficienti, può essere perfezionata anche senza ricorrere all’ausilio di un avvocato. È comunque sempre consigliabile ricorrere al supporto di un professionista, visto e considerato che il rischio di andare incontro a inesattezze e errori è piuttosto frequente, e potrebbe costare molto caro.
Meglio allora andare sul sicuro, e condividere con il proprio avvocato di fiducia il da farsi in relazione alle mosse da intraprendere per poter arrivare a una piena soddisfazione nel tentativo di separarsi in via consensuale.