DE LIGT “INIZIO DIFFICILE, MA ALLA JUVE IMPARO”

Sperava in un inizio più soft Matthijs De Ligt e in tanti si aspettavano molto di più da lui. I 75 milioni di euro che la Juventus ha versato nelle casse dell’Ajax hanno sicuramente influito, tanto che viene spesso dimenticato che ha appena 20 anni. Dal ritiro dell’Olanda che sta preparando le gare con Irlanda del Nord e Bielorussia valide per le qualificazioni agli Europei del 2020, il difensore bianconero ha parlato dei suoi primi mesi in bianconero ai microfoni di Fox Sports. “Ho capito che all’inizio della mia avventura pensavo troppo a non commettere errori, sentivo che c’era grande attenzione nei miei confronti e io non avevo mai giocato in queste condizioni – spiega il centrale olandese -, ma la lezione più importante che ho imparato qui alla Juventus è che devi credere in te stesso, devi avere fiducia in te. Dopo la partita contro l’Atletico Madrid mi sono detto che non ero io, che dovevo tornare quello di prima e scendere in campo con fiducia, consapevole che qualcosa poteva anche andare storto, ma anche che con il tempo tutto sarebbe andato meglio, da lì le cose sono cambiate, il mio rendimento è cresciuto”.
Un grande aiuto domenica sera è arrivato dal gol di Gonzalo Higuain, la rete che ha permesso alla Juventus di espugnare San Siro e di vincere un derby d’Italia che i nerazzurri, dopo la rete di Dybala, erano riusciti a raddrizzare grazie al rigore siglato da Lautaro Martinez e concesso per un fallo di mani di De Ligt. “Le critiche fanno parte del lavoro e della vita di ogni difensore, a volte prestazioni e giudizi dipendono da sottili equilibri, ovviamente avrei preferito non fare il fallo da rigore, la partita è stata una battaglia, ma alla fine abbiamo vinto ed è questo quello che conta. Sono partite importanti per diventare più forti e per imparare dai propri errori. Sul rigore posso dire di non aver sentito la palla sul mio braccio, ma sul corpo, ma l’arbitro e il Var hanno controllato l’azione e dato il rigore. Ora sono qui in Nazionale e mi sento diverso rispetto al precedente ritiro, allora avevo giocato solo una gara con il Napoli che dal punto di vista personale non era andata bene, poi le cose sono andate diversamente, ho giocato e mi sono ambientato anche se so che devo ancora migliorare”.
Ha sorriso quando ha letto sui giornali che era stato messo a dieta da Sarri, pensando solo che doveva rispondere a ogni tipo di critica sul campo: “Non mi sorprendono più certe storie, non devo pensare a certe opinioni, so bene quando faccio le cose nella maniera giusta o sbagliata”, ha spiegato De Ligt. L’olandese ammette che non sarebbe stato male avere più tempo per capire il gioco della squadra e il calcio italiano, ma l’infortunio di Chiellini ha affrettato il processo di inserimento come ha ammesso lo stesso Sarri. “Lo capisco. Ogni giocatore che arriva in un nuovo club deve avere il tempo di ambientarsi, qui alla Juve c’erano già due grandi centrali come Chiellini e Bonucci e l’idea era quella di entrare in squadra gradualmente. Qui gioco in maniera diversa rispetto a come ero abituato, per me è fantastico giocare sempre, ma è anche vero che sono stato immediatamente coinvolto, è stata ed è una bella sfida per me”.

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