TRUMP “CASO UCRAINA? È UNA CACCIA ALLE STREGHE”

“Non ho minacciato nessuno. Non c’è stata nessuna spinta, nessuna pressione, niente. È tutta una bufala. I Democratici sono troppo impegnati a sprecare il loro tempo dietro questa caccia alle streghe”. Dall’Intercontinental Hotel di New York, ha commentato così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, la telefonata con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che ha messo la sua amministrazione di nuovo sotto accusa e ha portato i Democratici ad avviare alla Camera dei Deputati una richiesta formale di impeachment nei suoi confronti.

“L’articolo del Washington Post è un fake”, ha detto il presidente durante la conferenza stampa di conclusione a margine dell’Assemblea Generale ONU, attaccando fortemente i media: “La maggior parte della stampa è corrotta”.

Mentre sul caso Ucraina ha dichiarato: “Quando vedi una caccia alle streghe così ti chiedi… l’impeachment per questo? Per una splendida conversazione telefonica come quella? È stata meravigliosa, perfetta”, ha aggiunto Trump, lanciando un messaggio direttamente ai Democratici: “Non mi sono mai arreso in tutta la mia vita, non lo farò questa volta”.

La conversazione a cui Trump si è riferito a più riprese durante la conferenza stampa è stata quella che sta tenendo banco in queste ore negli USA e nella quale, lo scorso luglio, il presidente degli States aveva chiesto alla controparte ucraina di indagare il figlio del candidato Presidente Joe Biden, Hunter Biden, consigliere dell’azienda gas Burisma. Era stato proprio il Washington Post negli scorsi giorni a pubblicare la storia per primo. Mentre oggi è stata la Casa Bianca a rendere pubblica la trascrizione della telefonata.

“Ho bisogno che tu mi faccia un favore”, aveva detto Trump a Zelensky, chiedendogli di contattare il ministro della giustizia USA, William Barr, per discutere la possibile apertura di un’indagine per corruzione su Biden, tra i favoriti alla corsa delle primarie Democratiche per il 2020, e il figlio.

“Vorrei che ci facessi un favore perché il nostro Paese ne ha passate molte e l’Ucraina sa che cosa significa – si legge nella conversazione telefonica -. Vorrei che lavorassi con il nostro procuratore generale, e vorrei che investigassi questa questione fino in fondo”, ha concluso Trump.

Il caso ha riaperto la bufera sull’amministrazione statunitense, a una manciata di mesi dall’archiviazione del Russiagate. E costretto l’intera leadership dei Democratici a convincersi ad aprire la strada verso l’impeachment.

“Quello di cui il procuratore ucraino era alla ricerca era un caso di corruzione (sul figlio di Biden, ndr)”, ha detto rispondendo a un giornalista Trump durante la conferenza stampa, motivando il perché di quella richiesta al presidente ucraino.

Trump ha poi elencato i risultati raggiunti dalla sua amministrazione. “Ho vissuto proprio un bel periodo: l’economia è la più forte e la più grande del mondo. Abbiamo raccolto trilioni e trilioni di dollari e la Cina ne ha persi trilioni, perdendo anche miliardi di posti di lavoro”, ha detto il presidente USA. “L’ineguaglianza è sempre più bassa e gli stipendi sono sempre più alti, le persone stanno facendo più soldi di tre anni fa – ha aggiunto -. Mentre la disoccupazione sta continuando a scendere ed è una cosa meravigliosa da vedere”.

Poi un passaggio sui rapporti commerciali. “Abbiamo stretto uno splendido accordo commerciale con il Regno Unito e anche il Giappone ha stretto un meraviglioso deal con noi”, ha detto Trump. E sulla Cina, con cui è in corso una dura guerra sui dazi: “Vogliono fare un accordo commerciale, e lo sapete perché lo so? Perché stanno perdendo milioni di posti di lavoro”.

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