I 22 milioni di euro stanziati per l’abbattimento delle rette degli asili nido in Friuli Venezia Giulia hanno prodotto un aumento del 41% delle domande di fondi regionali, che sono passate dalle 2673 dell’anno educativo precedente alle 3775 di quello corrente. Questo è il dato più significativo emerso dalla presentazione odierna del report sulla suddetta misura regionale, che è stata esposta dal presidente Massimiliano Fedriga e dall’assessore al Lavoro e Istruzione, Alessia Rosolen.
Accanto a tali misure per contrastare il crollo demografico degli ultimi anni, il presidente Fedriga ha evidenziato la necessità di portare avanti anche un processo culturale per coniugare il tempo dedicato alla cura della famiglia con quello del lavoro.
“La crisi demografica riguarda principalmente le famiglie italiane nella regione, per questo le misure si rivolgevano a quelle residenti qui da almeno 5 anni”, ha spiegato Fedriga.
In conseguenza di ciò, sul totale delle domande da parte dei nuclei familiari la percentuale raggiunge il 92,8% tra i cittadini italiani.
“Continueremo in questa direzione e in tempi rapidi porteremo una legge quadro sulla famiglia – ha concluso Fedriga -, dove metteremo assieme queste misure e ne rivedremo alcune”.
“Anche se mancano posti nelle strutture – ha sottolineato l’assessore Rosolen -, la regione è una delle poche dove si arriva quasi al 33% di copertura dei servizi all’infanzia richiesti dall’unione europea, che vogliamo comunque continuare a incrementare”.
L’assessore ha poi ricordato che è stato iniziato dopo 15 anni il percorso di accreditamento degli asili nido, in modo da garantire la qualità del progetto pedagogico e quella edilizia delle strutture.
“Abbiamo anche aumentato a oltre 10 milioni il bonus bebè – ha aggiunto Rosolen -, di cui non solo continuiamo a garantire il sostegno ma pensiamo di modificarlo in modo da rendere omogeneo il contributo a tutte le famiglie”.
Oltre a ciò, gli interventi sulle politiche del lavoro riguardano anche il bonus alle madri con bambini e i regolamenti ad hoc per i liberi professionisti che permettono di usufruire dei servizi all’infanzia.