NADAL FERMA IL SOGNO DI BERRETTINI AGLI US OPEN

Non è riuscito il miracolo a Matteo Berrettini. Il sogno del tennista romano, secondo italiano a raggiungere le semifinali degli Us Open 42 anni dopo Corrado Barazzutti, si è infranto contro Rafael Nadal: 7-6, 6-4, 6-1 il punteggio per lo spagnolo, che domenica in finale sfiderà per il titolo il russo Daniil Medvedev. Sotto il tetto dello stadio intitolato ad Artur Ashe, chiuso per la forte pioggia caduta su New York, Berrettini non ha affatto sfigurato, giocando un primo set alla pari. Dopo le difficoltà dell’avvio, con diverse palle break annullate peraltro con personalità e persino un set point salvato nel decimo game, l’azzurro ha alzato il livello e ha addirittura “rischiato” di portare a casa il primo parziale: avanti 4-0 e poi 5-2 al tie-break, sul 6-4 Berrettini ha avuto due set point ed è stato anche sfortunato, perché il suo diritto vincente sulla seconda opportunità è finito fuori di poco.

“Il primo set è stato duro, ho avuto tante palle break senza riuscire a sfruttarle – ha osservato Nadal – Nel tie-break ho avuto un po’ di fortuna e sono riuscito a portare a casa il primo parziale, poi la partita è cambiata, ho acquisito maggiore sicurezza e sono riuscito a chiudere in tre set, un aspetto importante”. Nel secondo set Berrettini ha provato a restare in partita, ma nel settimo game ha perso per la prima volta il servizio e da lì in avanti per lo spagnolo la strada si è fatta in discesa. “Se avessi vinto il primo set sarebbe stato meglio, ma dopo il match di Wimbledon contro Federer qui sento di essere cresciuto – ha spiegato il romano – Mi sono trovato bene in campo contro Rafa, ho imparato cose che non si capiscono bene guardandolo giocare in televisione, per esempio il suo servizio è molto fastidioso”. “Berrettini è molto forte – ha riconosciuto Nadal facendo i complimenti al tennista italiano, già certo di scalare diverse posizioni del ranking mondiale avvicinando la top 10 – È già uno dei migliori al mondo e credo abbia un futuro vincente, perché ha tanti anni per crescere ancora”.

Berrettini ha apprezzato i complimenti di Nadal e ora guarda avanti con fiducia. Nella classifica race, che tiene in conto soltanto i risultati dell’anno solare, il romano occuperà lunedì prossimo il nono posto, dunque vicinissimo a una delle prime otto posizioni che garantiscono un posto alle Atp Finals di fine anno, in programma a Londra. “Giocare contro un campione come Nadal in uno Slam e poi ricevere i suoi complimenti fa impressione. Sono contento e ora non mi pongo limiti”, ha concluso Berrettini. Non si pone limiti neppure Nadal, che domenica sera sfiderà Daniil Medvedev con l’obiettivo di conquistare il 19^ Slam in carriera e avvicinare Roger Federer, recordman con 20 majors già in bacheca. Non sarà facile contro il giovane russo, che sta vivendo un momento di forma incredibile: dopo le finali raggiunte a Washington e Montreal, Medvedev ha vinto il Masters 1000 di Cincinnati e a New York, in semifinale, si è sbarazzato in tre set (7-6, 6-4, 6-3) di Grigor Dimitrov, giustiziere di Federer nei quarti. Ma Nadal non vuole mancare l’ennesimo appuntamento con la storia.

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