Una vera e propria festa delle bocce alla Beach Arena Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto con Giovanni Bozzino e Salvatore D’Aulerio che si sono laureati campioni d’Italia. I due giocatori pugliesi, ma praticanti in Abruzzo, si sono aggiudicati il titolo sbaragliando la concorrenza di 32 coppie di boccisti provenienti da quasi tutte le regioni. Bozzino e D’Aulerio hanno sconfitto, nella finalissima, il duo Pietro Temporali-Francesco Rotondi, un milanese e un romagnolo, vincitori di una delle undici tappe organizzate in Emilia Romagna, a Cattolica. Sul podio, sotto gli occhi del segretario generale della Federbocce Riccardo Milana, Giuseppe Pallucca–Marco Bedini (vincitori nella tappa di Fano) e Paolo Cerri–Daniele Cecchi (primi in uno degli undici eventi di Cattolica).
“Questo appuntamento è stato il coronamento di due anni di lavoro, iniziato con delle fasi promozionali e con una ricerca d’adesione negli stabilimenti balneari» ha detto Gregorio Gregori, consigliere federale e responsabile del settore beach bocce. Alla coppia vincitrice è andato un premio di 1.000 euro e la Fib ha garantito anche l’ospitalità dei giocatori in campo. Giocatori, va detto, di tutte le età.
C’erano anche tanti giovani, a sfatare il mito di un’attività ritenuta erroneamente per più anziani. La finale è stata l’apice di un lungo percorso on the beach. Complessivamente, infatti, il tour si è sviluppato su undici tappe, durante le quali venivano selezionati i giocatori poi affrontatisi sulla sabbia sambenedettese. Grande divertimento per un’idea sulla quale la Federbocce è stata lungimirante, facendo approdare la disciplina sportiva sulle spiagge italiane. In tantissimi, infatti, hanno riscoperto il fascino di “uno sport moderno dal cuore antico”. Dalla versione ‘beach’ delle bocce, infatti, un ottimo ritorno di immagine per l’intero movimento e per la stessa Federbocce, anche grazie all’ottima organizzazione e alla minima cura dei dettagli, anche per l’allestimento delle location. Far approdare la disciplina sportiva in spiaggia è stata un’idea strategica per far riscoprire anche alle nuove generazioni il fascino di uno sport moderno dal cuore antico.
(ITALPRESS).