Non far calare l’attenzione su alcune questioni ancora irrisolte o trascurate che riguardano i quattro Consorzi di Bonifica di Puglia commissariati: Terre d’Apulia, Arneo, Ugento e Li Foggi, Stornara e Tara. E’ questo l’obiettivo delle organizzazioni sindacali di categoria Filbi Uil Ugento-Li Foggi, Flai Cgil Bari, Fai Cisl Foggia, Fai Cisl Ugento e Arneo- Nardò, Fai Bari, Fai Cisl Puglia, Fai Bari e Filbi Puglia che hanno richiesto alla Regione il riavvio di un confronto sul comparto. L’incontro con il direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale della Regione Puglia Gianluca Nardone si è svolto alla presenza del commissario unico straordinario dei Consorzi di Bonifica Alfredo Borzillo per sottoporre all’attenzione del governo regionale le azioni e gli interventi necessari e urgenti di carattere programmatico e di cambiamento per l’intero ente e il comparto agricolo con la priorità di salvaguardare e valorizzare tutte le professionalità.
Tra i punti sottoposti all’attenzione di Nardone ci sono stati il reperimento e l’individuazione di una dotazione finanziaria consistente per assicurare la gestione dei Consorzi commissariati e mantenere i contratti di lavoro dei dipendenti almeno fino a fine 2019. Nell’incontro non si è mancato di far notare la preoccupazione per la richiesta di individuazione di finanziamenti per le somme da destinare esclusivamente alle opere di manutenzione straordinaria poiché questo renderebbe più efficiente l’operatività consortile e garantirebbe servizi efficaci ai consorziati. “Dobbiamo puntare anche ad una più adeguata qualificazione dell’organico per potenziare le capacità progettuali del consorzio perché vogliamo contare su risorse che possano aiutarci a crescere qualitativamente come ente – dice il commissario unico straordinario Borzillo -. L’altro punto importantissimo che vorremmo mantenere è l’istituzione di un tavolo permanente per la ricognizione e mappatura dei pozzi gestiti da Arif, Consorzi di Bonifica, Aqp e privati per dare seguito alla legge regionale che prevede la creazione di una consulta regionale”.