“E’ stato pubblicato l’avviso pubblico per la partecipazione al corso regionale teorico-pratico finalizzato al conseguimento dell’idoneità all’esercizio dell’attività di Emergenza Sanitaria Territoriale, come previsto dall’art. 96 dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s.m.i”. Lo comunicano, in una nota, l’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali della Valle d’Aosta e l’Azienda USL Valle d’Aosta.
Il corso – si legge nella nota -, la cui attivazione è stata approvata con determinazione del Direttore della S.C. Sviluppo delle risorse umane, formazione e relazioni sindacali dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, sulla base delle disposizioni della Giunta regionale di cui alla DGR 1350 del 5 novembre 2018, è a numero chiuso e organizzato per un’unica classe di un massimo di 12 partecipanti, con 2 posti riservati ai medici già incaricati nel servizio di Emergenza sanitaria territoriale non in possesso dell’attestato.
Il corso di formazione si svolgerà prevalentemente in forma di esercitazioni e tirocinio, per un numero complessivo di 540 ore e con durata di 5 mesi, con inizio previsto nel prossimo mese di ottobre 2019. Gli aspiranti possono consultare il bando e la documentazione per la presentazione della domanda di partecipazione alla sezione “Avvisi e concorsi” del sito www.ausl.vda.it. Il termine di scadenza della presentazione delle domande all’Azienda USL della Valle d’Aosta è il 29 di agosto 2019.
“Il servizio di emergenza-urgenza – dichiara l’assessore della Valle d’Aosta Mauro Baccega – rappresenta una delle eccellenze della sanità valdostana e grazie alla sua organizzazione, permette di dare risposte pronte ed efficienti adattandosi anche alla fluttuazione della popolazione presente nelle alte stagioni turistiche. La garanzia e la ricerca di un continuo miglioramento dell’attività di emergenza-urgenza sono obiettivi di primaria importanza per il governo del Sistema Sanitario della nostra Regione e la formazione di professionisti sanitari da attivare in questo ambito – conclude – non è solo un obbligo di legge, ma un’azione fondamentale a sostegno di un buona qualità del SSR”.