Mario Balotelli è tornato. Dopo tre anni di Ligue 1 tra Nizza e Marsiglia, l’ex attaccante di Inter e Milan ha deciso di ripartire da casa sua, da Brescia. Poche parole, concetti chiari e qualche sorriso nella conferenza stampa di presentazione per un ritorno che, a 29 anni e con una carriera fatta più di rimpianti che di prodezze, potrebbe rappresentare il punto di svolta, l’Epifania calcistica del classe 1990. “Ci siamo incontrati con il presidente Cellino, abbiamo parlato e non è stato così difficile scegliere Brescia – ha dichiarato Balotelli – perché è la mia città e da quando è arrivata questa proposta non ho pensato ad altro sinceramente”. I riflettori saranno puntati inevitabilmente su di lui, sui suoi comportamenti e sul modo di stare in campo, ma Mario ha le spalle larghe e non sente la pressione: “Paura di fallire? Nessuna – ha sottolineato – Io sto bene, sembra che ne abbiate più voi di me. Voglio far crescere questa squadra il più possibile aiutando i compagni”.
Una scelta mirata anche verso gli Europei della prossima estate, obiettivo che Balotelli punta con molta forza togliendosi pure qualche sassolino dalle scarpe: “Mi voglio riprendere la nazionale – ha detto con forza l’attaccante – Questo è il mio obiettivo, poi magari non ce la farò ma di sicuro con Roberto Mancini dipenderà solo da me, mentre prima non era così”. L’operazione Balotelli ha infiammato i tifosi delle Rondinelle, pronti a sognare la salvezza con Super Mario: “È un’emozione unica aver portato Mario a Brescia – ha rimarcato il presidente Massimo Cellino – Ci ha messo in condizione di poterlo avere in squadra, dobbiamo ringraziare lui e il suo agente perché io non faccio operazioni che mettono a rischio i conti”. Già, perché Balotelli aveva altre offerte sul tavolo, come quella del Flamengo, tutte sicuramente più importanti a livello economico di quella del Brescia, ma la volontà di Mario è stata sin da subito quella di tornare a casa sua perché “questo club può darmi tutto, e lo stesso posso fare io”.
Il ritorno di Balotelli a Brescia è stato accolto con grande emozione anche dalla mamma dell’ex giocatore del Marsiglia, che potrà avere il figlio vicino come non capitava da anni: “Quando le ho detto della possibilità di giocare a Brescia si è messa a piangere – ha raccontato – L’ho fatta commuovere, lei è felicissima e per mio padre (scomparso nel 2015, ndr) sarebbe stato un sogno vedermi giocare qui”. Mario salterà le prime quattro giornate in campionato per via di una vecchia squalifica rimediata sul finire della scorsa stagione in Ligue 1 con la maglia del Marsiglia e potrà esordire il 25 settembre con la Juventus: “Lo prendo come uno stimolo per quando tornerò, sono carico e voglio giocare”. La parola passa al campo: la nuova avventura di Mario Balotelli è già cominciata.
Con una speranza legata alla situazione del razzismo nel calcio italiano, dopo gli episodi della scorsa stagione: “Non so che Serie A troverò – ha ammesso Balotelli – mi auguro con tutto il cuore che non si ripetano altri episodi come in passato. Ma non posso pensare ora a questo”, ha concluso l’attaccante, sostenuto sul tema dal presidente Cellino. “Il razzismo esiste ovunque e io l’ho sperimentato in Inghilterra – ha osservato il numero uno del Brescia – Ma il modo migliore per rispondere è non dare soddisfazione a chi ti offende”.