Un supplemento di responsabilità per evitare un aumento dell’Iva che significherebbe un’impennata del carico fiscale. A invocarlo la Confcommercio analizzando gli effetti dell’attuale crisi di governo. “Qualsiasi ipotesi di aumento dell’Iva – osserva l’organizzazione – avrebbe un impatto economico fortemente recessivo ed un impatto fiscale regressivo”. Per la rappresentanza dei commercianti “a pagare di più sarebbero i livelli di reddito più bassi. Aumentare l’Iva significa aumentare le tasse”. Confcommercio attraverso una nota si rivolge a tutte le forze politiche chiedendo “un supplemento di responsabilità per evitare questo scenario. La crisi di governo che si è aperta in una fase di crescita zero, e con la prospettiva di una legge di bilancio dal percorso impervio, scoraggia inevitabilmente sia gli investimenti che i consumi”. Per l’organizzazione “nessuno farà sconti, nè i mercati, nè le istituzioni europee”.