ALLARME CIO “CONI RISCHIA SOSPENSIONE”

L’Italia rischia l’esclusione dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Come successo al Kuwait, per citare l’esempio più recente, tenuto fuori dai Giochi Olimpici di Rio 2016. Con 154 voti favorevoli, 54 contrari e 52 astenuti, oggi pomeriggio il Senato ha approvato il collegato sport alla manovra di finanza pubblica contenente “deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione”, non recependo i suggerimenti inviati stamattina dal Comitato olimpico internazionale per la modifica di alcuni punti della legge in contrasto con la Carta Olimpica. Suggerimenti peraltro non inediti, perché il presidente del Cio Thomas Bach aveva manifestato al premier Giuseppe Conte le proprie perplessità sulla riforma in atto già prima dell’assegnazione a Milano-Cortina dei Giochi invernali del 2026.

I dubbi del numero uno dello sport mondiale sono stati messi nero su bianco dal responsabile del dipartimento Cio per le relazioni con i Comitati olimpici nazionali James Macleod, in una lettera inviata al presidente del Coni Giovanni Malagò e, in copia, allo stesso Bach, ai membri italiani del Cio Ivo Ferriani e Franco Carraro, al presidente dell’Associazione delle federazioni olimpiche internazionali estive Francesco Ricci Bitti e al segretario generale del Coni Carlo Mornati. Dopo aver “esaminato con attenzione” il testo della legge, il Cio “ha espresso serie preoccupazioni in merito ad alcune disposizioni che, se approvate, intaccherebbero chiaramente l’autonomia del Coni”. In particolare, secondo il Comitato olimpico internazionale “il Coni non dovrebbe essere ‘riorganizzato’ mediante decisioni unilaterali da parte del Governo” e “le entità che lo compongono (tra cui le federazioni sportive, ndr) dovrebbero rimanere vincolate agli statuti del Coni, della Carta Olimpica e delle organizzazioni sportive internazionali alle quali sono affiliate”. Ma non è tutto, perché il Cio critica l’impianto di base della riforma voluta dal Governo sottolineando come “il ruolo del Coni” non possa essere “strettamente limitato alle attività olimpiche”.

Osservazioni importanti, accompagnate anche da suggerimenti per alcune modifiche del testo che avrebbero risolto i problemi e dal pesante monito relativo alle possibili sanzioni per l’Italia. “Il Comitato Esecutivo del Cio – ha ricordato Macleod nella lettera inviata al Coni – può adottare le decisioni più appropriate per la protezione del Movimento Olimpico nel paese di un NOC (Comitato olimpico nazionale), compresa la sospensione o il ritiro del riconoscimento di tale NOC se la costituzione, la legge o altre norme in vigore nella nazione in questione, o qualsiasi atto da parte di organi di governo o altri organismi, sia di ostacolo all’attività o alla libera espressione del NOC stesso”. Quindi il Coni rischia la sospensione dal Cio e l’esclusione dall’Olimpiade di Tokyo2020, ma non per il Governo. “Io sono felice per l’approvazione di una legge che fa l’interesse di migliaia di associazioni dilettantistiche che assicurano lo sviluppo dello sport di base e garantiscono decine di migliaia di lavoratori che avranno un inquadramento giuridico”, ha dichiarato Giancarlo Giorgetti.

Per il sottosegretario con delega allo sport i dubbi del Cio “nascono da un fraintendimento, come dimostra la lettera del funzionario”, e saranno chiariti con “la seconda parte del lavoro da fare con il Parlamento per i decreti legislativi e attuativi. Un lavoro che sarà svolto con equilibrio, misura e realismo per lo sviluppo e il bene del sistema sportivo”, ha spiegato Giorgetti. Per il sottosegretario Simone Valente, responsabile sport per il Movimento 5 Stelle, i rischi per l’Italia sarebbero stati invece “agitati strumentalmente e non hanno ragion d’essere perché la piena aderenza” della legge “alla carta Cio, così come all’olimpismo, sono enunciati più volte nell’articolo 1 del collegato”. Dunque, per il Governo, il Comitato olimpico internazionale può stare tranquillo e riesaminare nel dettaglio la legge oggi approvata e poi anche i successivi decreti dell’Esecutivo.

Per il Cio, però, la situazione è diversa. Il testo della lettera inviata al Coni fa tremare lo sport italiano, che ora spera nella pazienza del Comitato olimpico internazionale in attesa delle correzioni, o almeno dei chiarimenti promessi da Giorgetti, sperando siano sufficienti. In caso contrario, l’Italia sarebbe sospesa, non potrebbe partecipare ai Giochi di Tokyo2020 e rischierebbe addirittura di perdere l’organizzazione dell’Olimpiade invernale del 2026, appena assegnata a Milano-Cortina. Uno scenario apocalittico.

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