“Mi alzo la mattina per andare al ministero, mi pagano lo stipendio per risolvere le cose. Mi è sembrato strano che il presidente Conte, senza che nessuno glielo avesse chiesto, sia andato in Aula come se ci fosse la necessità di trovare degli Scilipoti di turno per non andare a casa”.
Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’ Interno, Matteo Salvini, ospite di “Radio anch’io” su Radio1 Rai, tornando su un passaggio dell’intervento di ieri del premier Giuseppe Conte al Senato, quando si è detto pronto a tornare in Aula se matureranno le condizioni per la cessazione dell’incarico.
“Non è un problema che mi tocca, io finché posso fare le cose sto al governo. Le parole di Conte? Si offende se dico che mi interessano meno di zero? Allora la mia risposta è questa”, ha aggiunto Salvini rivolgendosi al conduttore che gli chiedeva se si sentisse rassicurato dalle parole del premier.
Sulle dichiarazioni del premier Salvini ha osservato che “ieri è stata una giornata importante perché sono state sbloccate opere pubbliche come non accadeva da anni, ma rispondo volentieri a domande sui fantasy e su spionaggi del Russiagate: ho ascoltato il presidente Conte che ha ribadito ciò che avevamo già detto, mai preso un rublo. Sono stato in Russia, Stati Uniti e altri paesi, è il mio lavoro incontrare ministri, non per fare affari ma per l’interesse nazionale italiano”, ha chiosato.