Causa per danni morali: come fare una denuncia per danni morali e psicologici. Quantificazione economica del danno e come si calcola l’ammontare del risarcimento.
Chi può fare richiesta per danni morali
Se il tuo partner ti ha lasciato, di certo non potrai denunciarlo ne’ tantomeno fargli causa per ottenere danni morali. Può fare richiesta di risarcimento per danni morali solo chi ha patito una sofferenza psicologica a causa di un fatto illecito altrui.
Qualunque fatto doloro o colposo, che causa ad altrui un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto, a risarcire un danno.
Qualche esempio. Si può fare causa per danni morali al datore di lavoro se si è stati vittime riconosciute di molestie sessuali, licenziamento senza giusta causa…. Molto diffusa la richiesta di risarcimento di danni morali per calunnia. Si può fare causa per danni morali all’ex marito per stolking o molestie di varia natura quando già comprovate da un giudice. In determinate circostanze è possibile chiedere il risarcimento per danni morali anche in caso di incidente stradale o di stalking. Insomma, qualsiasi fatto subito, che costituisce un reato, lascia uno spiraglio per il cosiddetto danno morale. La cosa difficile, in questo contesto, è la prova del danno morale subito.
Danno morale, prova del danno subito
Se la prova di un danno biologico è tangibile (basterà la perizia di un medico che vada a evidenziare il danno all’integrità fisica subito), per i danni morali entriamo in un campo minato.
Per ottenere il risarcimento per danni morali è importante provare di aver subito un danno. Non basta provare l’evento che lo ha determinato (cioè, non basta provare l’illecito) ma sarà necessario riuscire a “quantificare” il danno morale e psichico subito.
Il danno morale può essere provato tramite la prova presuntiva, in base al principio della probabilità. In parole semplice, si parte dall’assunto che il comportamento illecito della controparte abbia turbato psicologicamente il soggetto danneggiato. In questo contesto è importante sfruttare la prova testimoniale e chiamare in causa quei soggetti che, conoscendo il danneggiato o essendo stati presenti al momento dell’illecito (o subito dopo) possono testimoniare e spiegare il dolore subito dal danneggiato. Possono testimoniare tutti, anche parenti e coniuge di chi ha subito il danno.
Non mancano poi prove documentali che consistono in telegrammi, lettere, contratti, email, ammissioni di debito o qualsiasi foglio di carta che possa evidenziare la prova del danno subito.
Calcolo dei danni morali
Quanti soldi si possono richiedere come risarcimento per danni morali? Davvero difficile dare una risposta netta. Il calcolo del risarcimento economico (liquidazione del danno morale) non vede una valutazione analitica generale. E’ il giudice ad apprezzare il danno e per quantificarlo dovrà tener conto delle effettive sofferenze impartite alla vittima.
Se la stima del danno biologico viene eseguita secondo determinate tabelle, il calcolo dei danni morali è lasciato al giudizio del giudice. Il giudice dovrà valutare la perdita delle qualità della vita del soggetto leso e le componenti psichice e spiriturali del dolore umano. Un compito davvero difficile se si considera che esistono individui più fragili e vulnerabili e personalità più forti e tenaci.
Come fare causa per danni morali
Per chiedere il risarcimento del danno morale, bisogna in primis accogliere tutte le fondi di prova in proprio possesso e le testimonianze su quanto è accaduto.
Prima di chiamare in ballo il giudice, è possibile fare un accordo bonario con la parte che ha causato l’illecito. Se la controparte non scende ad un accordo, non resterà che iniziare una causa giudiziaria.
Per l’avvio della causa per danni morali è necessario un atto di citazione redatto da un avvocato e notificato alla controparte tramite l’ufficiale giudiziario. Se si dovesse arrivare al processo per danni morali, sarà necessario quantificare il danno. Per esempio: se a seguito di un incidente stradale o di un reato di calunnia nella vittima è insorto uno stato di depressione maggiore, il giudice potrà nominare un medico o uno psicologo per capire quanto quel disturbo psicologico stia invalidando la qualità della vita della vittima.
Ricordiamo che, se sono già trascorsi 5 anni dal reato subito, non è possibile fare causa per danni morali perché scaduto il termine di prescrizione e non c’è più possibilità di recuperare i soldi di un possibile risarcimento.