60^ Esposizione d’Arte, premiato 100.000 visitatore Padiglione Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Sorpresa e incredulità negli occhi del visitatore numero 100.000 del Padiglione Venezia alla Biennale Arte che, questa mattina, si è visto consegnare dalla curatrice Giovanna Zabotti il catalogo dell’esposizione Sestante Domestico, due ingressi gratuiti per visitare il Teatro La Fenice di Venezia e una targa ricordo creata con il legno degli alberi caduti a seguito degli eventi climatici nel 2022 e nel 2023, lo stesso con cui sono state realizzate le sedute all’esterno del Padiglione.

A ritirare i premi è stata Francesca Prosdocimo, 21 anni, studentessa di Lettere Antiche all’Università di Padova. Accompagnata dalla mamma Deborah, la giovane di Musile di Piave ha potuto riscoprire il percorso dell’allestimento nel corso di una visita guidata proposta dalla curatrice. “Aver ospitato 100.000 visitatori a poco più di tre mesi dall’apertura del Padiglione Venezia all’interno della 60^ Biennale d’Arte dà la dimensione del gradimento del pubblico per l’allestimento di Sestante Domestico, apprezzamento che trova conferma anche nelle più che favorevoli recensioni della stampa di settore – commenta Maurizio Carlin, commissario del Padiglione Venezia – Quest’anno abbiamo voluto anche lasciare un ricordo al fortunato visitatore 100mila dell’esposizione e regalargli un’ulteriore esperienza in uno dei capolavori della nostra Città come il Teatro La Fenice, in virtù della collaborazione pluriennale tra il Padiglione stesso e il Teatro le cui maestranze realizzano, nel laboratorio di falegnameria, parte dell’allestimento”.

“Siamo davvero felici del riscontro che sta avendo la mostra Sestante Domestico – racconta la curatrice Giovanna Zabotti – le persone all’interno riescono a vivere appieno l’esperienza all’interno della pittura contemporanea, guidati dalla poesia. Creare questa simbiosi pittura-poesia era una sfida e siamo davvero contenti che sia stata compresa appieno e apprezzata. Quando abbiamo pensato l’esposizione di Sestante Domestico, lo abbiamo immaginato come uno strumento in cui ogni visitatore potesse cercare di misurarsi e trovare una rotta: in tempi difficili come i nostri è facile smarrirsi e l’arte ci può aiutare portandoci a riflettere sulla nostra idea di “casa” e di ciò che non lo può essere”.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

(ITALPRESS).

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